Aiuto dei vescovi inglesi per i profughi pakistani dello Swat
La CAFOD, l’agenzia per gli aiuti al Terzo Mondo della Chiesa cattolica inglese e
gallese ha stanziato 100mila sterline per gli sfollati in fuga dalla guerra fra esercito
pakistano e talebani nella Valle dello Swat. I fondi che saranno gestiti dalle agenzie
caritative cattoliche operanti sul posto, saranno destinati in particolare alle 70mila
persone che non sono riuscite a trovare una sistemazione dei campi profughi e sono
attualmente ospitate da famiglie. La regione è ormai sull’orlo della catastrofe umanitaria.
Secondo fonti delle Nazioni Unite, il numero dei profughi ha raggiunto quota 2,4 milioni.
Di questi 262mila sono ospitati nei 26 campi profughi ufficiali sovraffollati e in
condizioni igienico-sanitarie disastrose. La maggior parte è fuggita abbandonando
tutto, solo con i vestiti addosso. “Centinaia di migliaia di sfollati hanno cercato
rifugio in scuole e moschee o sono ospitati da famiglie già molto povere”, riferisce
il coordinatore della sezione pakistana della CAFOD Robert Cruickshank, sul sito dell’organizzazione,
ripreso dall’agenzia Ucan. Per questo l’agenzia caritativa cattolica britannica ha
deciso di concentrare gli aiuti sui profughi che vivono con le famiglie più numerose
e povere. Le agenzie che collaborano con la CAFOD - segnatamente la Caritas Pakistan,
i Catholic Relief Services, l’agenzia dei vescovi americani e l’ICMC, la Commissione
Internazionale Cattolica per le Migrazioni – stanno già distribuendo acqua potabile,
rifugi temporanei, letti e cucine da campo, oltre ad assistenza psicologica a 150mila
persone. Le più traumatizzate sono le donne che hanno lasciato per la prima volta
le loro case. (L.Z.)