2009-05-28 15:30:15

Celebrazioni in onore della Madonna della Strada patrona dei netturbini romani


Ritrovarsi come comunità di lavoratori in un momento di preghiera e riflessione. Questo è lo spirito che ha animato le celebrazioni in onore della Madonna della Strada, protettrice dei netturbini romani, che, per il terzo hanno consecutivo, si sono svolte ieri presso l’impianto Ama di Rocca Cencia, alla presenza di centinaia di operatori ecologici e dipendenti dell’azienda municipalizzata del Comune di Roma. Riconosciuta ufficialmente come Patrona nel 2003, la statua della Madonna della Strada è stata acquistata nel 2007 dai dipendenti dell’Ama ed è ora collocata in uno spazio all’aperto dello stabilimento di Rocca Cencia, dove ieri pomeriggio si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Luigi Moretti e concelebrata da padre Cristoforo Sironi, cappellano Ama, e da padre Vincent Pallipadan della parrocchia di Santa Maria della Fiducia. Durante l’omelia, mons. Moretti ha espresso il suo apprezzamento agli operatori Ama ai quali “questa città deve riconoscenza per il lavoro profuso”. Al termine della Santa Messa il presidente di Ama, Marco Daniele Clarke, ha presentato il volume, realizzato dall’azienda per l’occasione, “La Madonna della Strada. Patrona dei netturbini romani”. Il numero uno della municipalizzata ha poi ringraziato mons. Moretti per le sue parole ed ha voluto ricordare che “tutte le notti oltre 1.000 dipendenti, dei quali oltre il 30% sono donne, lavorano per garantire il decoro della città”. Da sempre venerata dai fedeli che da ogni parte della cristianità si recavano in pellegrinaggio a Roma, l’immagine della Madonna della Strada è divenuta, nel corso dei secoli, una delle più amate dai cittadini romani. Affidata ai gesuiti nel 1537, trovò dimora in una cappella della Chiesa del Gesù fin dalla sua costruzione. La Madonna della Strada è stata proclamata ufficialmente Patrona dei Netturbini romani nel 2003, tramite decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sottoscritto da Giovanni Paolo II. (M.G.)







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