Un convegno analizza i risvolti del Concilio di Trento sulla storia e la fede delle
donne
Guardare al Concilio di Trento, a distanza di 450 anni, dal punto di vista delle donne.
È quanto intende fare il convegno teologico intitolato “Si quis dixerit…Rileggere
il Concilio di Trento. Contrappunti di genere”, che si svolgerà, sempre a Trento,
per iniziativa della Fondazione Bruno Kessler e del Coordinamento teologhe italiane,
il 27 e 28 maggio prossimi. In particolare, informa il Sir, i partecipanti approfondiranno
il tema dell’accesso delle donne al magistero teologico delle diverse Chiese e rileggeranno
l’esperienza conciliare alla luce della portata che esso ha avuto sulla loro storia
e sulla storia della loro fede in Cristo”. “Nessuno, durante il Tridentino, ha affrontato
esplicitamente una questione femminile - precisano - e nessuno dei canoni chiusi da
anatema riguarda le donne. Solo raramente, i padri conciliari si sono occupati di
loro in modo esplicito”. “Il linguaggio dell’esclusione - osservano -, specifico modello
di chiesa paternalistica e clericale, ha però connotato in modo decisivo la vita ecclesiale
delle donne”. Questi le questioni che affronteranno i relatori, tra i quali: Michele
Cassese (Università di Trieste); Harm Klueting (Università di Colonia); Stella Morra
(Pontificia Università Gregoriana, Roma); Serena Noceti (Facoltà Teologica dell’Italia
Centrale, Firenze). (S.G.)