2009-05-25 15:29:33

La Chiesa pakistana contro l’estremismo religioso


E’ stata indetta per sabato prossimo dalle Chiese cristiane in Pakistan una giornata nazionale di preghiera e digiuno in segno di vicinanza con le migliaia di famiglie vittime dell’estremismo. Un fenomeno che sta preoccupando i cristiani nel Paese, riunitosi nei giorni scorsi a Lahore per un seminario organizzato dalla Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale del Pakistan. “Chiediamo alla popolazione del Pakistan – si legge in un messaggio reso noto dall’agenzia Fides - di riconoscere la realtà di odio, discriminazione e ingiustizia che oggi viene incoraggiata e propagata in nome della religione”. Le Chiese intendono alzare la voce contro il dilagante estremismo religioso dei gruppi talebani che sta creando problemi all’intera popolazione pakistana, sia nella provincia della frontiera di Nordovest, sia nelle grandi città. I cristiani, fortemente preoccupati, hanno evidenziato poi che “la questione delle minoranze religiose, violate e discriminate riguarda tutti perchè in futuro la violenza potrà toccare qualsiasi altra comunità di minoranza, politica o sociale, che non si assoggetti alle leggi dei talebani”. A soffrire per questa situazione sono oggi in special modo gli oltre due milioni di rifugiati che, costretti a fuggire dalla valle di Swat, stanno affollando i campi profughi e le periferie delle città pakistane. In programma ci sono anche altre iniziative come un corteo, il 13 giugno, e una Giornata per la Giustizia sociale che sarà celebrata, sempre in forma ecumenica, il 16 agosto prossimo. L’intento è anche di esortare il governo ad operare una “riforma strutturale, a livello legislativo e politico, per eliminare la possibilità che l’estremismo religioso si faccia strada nel Paese”. (B.C.)







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