Quarantasette anni fa venne fondata l’Organizzazione per l’Unità Africana, conosciuta
oggi come Unione Africana e proprio oggi ricorre la Giornata Internazionale per l’Africa
che ha “lo scopo – si legge nel messaggio del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon
- di mettere in evidenza i risultati raggiunti dal continente finora e offre, al tempo
stesso, la possibilità di fare il punto sulle grandi sfide da portare avanti”. Per
il numero uno delle Nazioni Unite è necessario, in questa occasione, ribadire il dovere
della comunità internazionale di proteggere “la popolazione più povera e vulnerabile
del continente”, tenendo fede agli impegni presi come ad esempio il raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Nel messaggio, Ban Ki-moon evidenzia anche
la nuova minaccia per l’Africa che viene dai cambiamenti climatici e del necessario
impegno per la riduzione dei gas serra. Inoltre sottolinea il “bisogno di sostenere
la democratizzazione, ma anche quello di rafforzare la sua capacità nel mantenimento
della pace e della sicurezza”. Preoccupazioni condivise anche dal presidente della
Commissione dell’Unione Africana (UA) Jean Ping, il quale invita a non dimenticare
i passi avanti nel processo di integrazione dell’Africa, “un bilancio incoraggiante
e ricco di promesse”. Secondo l’organizzazione cattolica di aiuto allo sviluppo “Manos
Unidas”, sono circa 400 milioni gli africani che vivono in condizioni di povertà.
Sottolineando l’impatto della crisi economica globale, l'organizzazione evidenza
come i Paesi più sviluppati abbiano tagliato i loro contribuiti provocando una “riduzione
degli investimenti nei servizi sociali imprescindibili per spezzare la spirale della
povertà”. “Manos Unidas” sostiene però di “guardare sempre al continente africano
con una speranza non esente da preoccupazioni”. Per l’odierna Giornata Don Gianni
Cesena, direttore di “Missio” Pontificie Opere Missionarie, e Sergio Marelli, direttore
di “Volontari nel mondo-Focsiv”, hanno lanciato un appello ai media italiani per ricordare
gli scenari di guerra ancora aperti in Africa ma anche l’incoraggiante portata del
viaggio di Benedetto XVI nel continente e la prossima apertura del Sinodo dei vescovi
africani in ottobre a Roma. “L’obiettivo – sottolineano - è quello di contribuire
alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità
e dei diritti dell’uomo, alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali”.
(A cura di Benedetta Capelli)