Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina: sul sito vaticano il Compendio della
Lettera del Papa ai cattolici cinesi
Tutti i cattolici del mondo sono chiamati oggi a elevare la loro preghiera per la
Chiesa in Cina. Una Giornata speciale di preghiera proposta due anni fa da Benedetto
XVI nella Lettera alla Chiesa cattolica nella Repubblica Popolare Cinese. Un Compendio
della Lettera, in cinese e inglese, è disponibile da oggi nel sito web ufficiale della
Santa Sede. La data del 24 maggio per la Giornata di preghiera è stata indicata dallo
stesso Pontefice perché è quella della memoria liturgica della Beata Vergine Maria
Aiuto dei Cristiani, particolarmente venerata nel Santuario mariano di Sheshan, a
Shanghai. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il Papa
invita tutti i fedeli a volgere uno sguardo pieno di affetto verso i cattolici in
Cina, a pregare perché abbiano da Dio “il dono della perseveranza nella testimonianza”
certi che le sofferenze saranno premiate, “anche se talvolta tutto possa sembrare
un triste fallimento”. Nella sua Lettera Benedetto XVI esprime la sua intensa gioia
per la fedeltà dei cattolici cinesi a Cristo e alla Chiesa, “a volte anche a prezzo
di gravi sofferenze”. Una testimonianza di fedeltà, ribadisce, offerta “in circostanze
veramente difficili”. Ai fedeli chiede comprensione e perdono quando è necessario.
Li invita a un dialogo “rispettoso e costruttivo” con il governo a cui lancia un forte
appello a garantire “un’autentica libertà religiosa”. “Lo sappia la Cina - afferma
il Papa - la Chiesa cattolica ha il vivo proposito di offrire … un umile e disinteressato
servizio, in ciò che le compete, per il bene dei cattolici cinesi e per quello di
tutti gli abitanti del Paese”. Poi di fronte alla “situazione di forti contrasti che
vede coinvolti fedeli laici e pastori” cinesi, ricorda che per l’unità della Chiesa
ogni vescovo deve essere in comunione con gli altri vescovi e tutti, a loro volta,
in comunione visibile e concreta con il Papa. L’Associazione Patriottica – afferma
- è un organismo voluto dallo Stato, estraneo allo struttura della Chiesa, con la
pretesa di porsi sopra i vescovi stessi e di guidare la comunità ecclesiale. Le sue
dichiarate finalità di attuare i principi d’indipendenza e autonomia della Chiesa
sono dunque inconciliabili con la dottrina cattolica. Ribadisce quindi che la nomina
dei vescovi spetta al Papa, auspicando il raggiungimento di un accordo con il governo.
Infine invita i fedeli cinesi a vivere intensamente la propria vocazione missionaria
proclamando con coraggio il Vangelo. In questi giorni migliaia di cattolici cinesi
si stanno recando al Santuario mariano di Sheshan. Benedetto XVI ha scritto una preghiera
per Nostra Signora di Sheshan chiedendole di donare ai fedeli di questa terra “la
capacità di discernere in ogni situazione, fosse pur la più buia, i segni della presenza
amorosa di Dio”. “Nostra Signora di Sheshan – è la preghiera del Papa - sostieni
l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare,
ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù”.