Consacrata a Roma la chiesa ortodossa di Santa Caterina d'Alessandria
Importante evento ecumenico oggi a Roma: questa mattina, alle pendici del Gianicolo,
è stata consacrata la chiesa russa ortodossa di Santa Caterina di Alessandria, venerata
come grande martire e come la cristiana colta per antonomasia dei primi secoli della
Chiesa. Il servizio di Graziano Motta. Il rito si è svolto con una grande
una solennità. Da Mosca sono giunti i diaconi e i liturgisti che assistono il Patriarca
nella cattedrale di San Salvatore, così come è giunto il famoso coro del Monastero
di San Daniele e da Mosca era venuto il pittore Soldatov dell’Accademia patriarcale
che ha affrescato l’abside e l’iconostasi della nuova chiesa nello stile tradizionale
più affascinanante ove, per ribadire le basi e le sorgenti dell’unica fede, sono raffigurati
vicini San Pietro e San Paolo. A ribadire i legami di fraternità fra la Chiesa cattolica
e ortodossa hanno assistito alla consacrazione, a cui ha fatto seguito la celebrazione
della Divina liturgia di San Giovanni Crisostomo, il presidente del Pontificio Consiglio
per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, cardinale Walter Kasper, e il suo segretario
l’arcivescovo Brian Farrel insieme con il cardinale Roger Etchegaray, vice-decano
del Collegio cardinalizio e, fra i molti prelati, anche rappresentanti della Comunità
di Sant’Egidio. Presenti alla cerimonia molte personalità russe tra cui la signora
Svetlana Medvedeva, moglie del presidente della Federazione russa, e il sindaco di
Mosca, tra i primi a ricevere l’Eucaristia dall’arcivescovo Valentin, metropolita
di Oremburg, che ha concelebrato con gli arcivescovi Innokentij , ordinario anche
per l’Italia, e Mark, segretario delle Istituzioni del Patriarcato russo ortodosso
all’estero e Siluan ordinario per l’Italia del Patriarcato romeno ortodosso, con archimandriti
e con il parroco della Chiesa di Santa Caterina, l’igumeno Filippo. Il cardinale Kasper,
conclusa la Divina liturgia, ha fatto dono al metropolita Valentin di una reliquia
di Sant’Elena, significativa – ha detto – perché la cripta della nuova chiesa è a
lei dedicata e perché lei – ha sottolineato – santa della Chiesa indivisa, riavvicina
cattolici e ortodossi. Ieri nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei
Martiri, altre tre reliquie erano state donate dal suo parroco, Renzo Giuliano, al
parroco della chiesa di Santa Caterina: quelle di San Vincenzo Martire, di San Gregorio
Nazianzeno e di Sant’Efrem il Siro. Doni esaltati oggi come molto apprezzati dal metropolita
Valentin nella sua omelia. C’è da ricordare che la reliquia venerata nella chiesa
di Santa Caterina è stata donata, alcuni anni fa, dall’arcivescovo di Amalfi e per
sottolineare il fraterno legame fra cattolici e ortodossi una discreta ma emblematica
presenza, quella del rappresentante del parroco della monumentale e più artistica
chiesa d’Italia dedicata a Santa Caterina di Alessandria, quella di Pedara, arcidiocesi
di Catania, che è Basilica pontificia. Al ricevimento nella sede dell'ambasciatore
russo hanno poi partecipato anche il sindaco di Roma Alemanno e mons. Vincenzo Paglia,
presidente della Commissione Cei per l'ecumenismo e il dialogo.