2009-05-22 15:17:21

Rapporto sugli abusi in Irlanda: intervista con l'arcivescovo di Dublino


“Non è un rapporto da archiviare nello scaffale”: è quanto ha affermato l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin riguardo al Rapporto della Commissione governativa irlandese che ha indagato sugli abusi - perpetrati tra la fine degli anni ’30 e la fine degli anni ’70 - in alcune scuole ed istituti gestiti da religiosi, che accoglievano minori in difficoltà. Ascoltiamo il presule al microfono di Emer McCarthy:RealAudioMP3

R. – La prima cosa che direi è che i commenti brevi e superficiali non rendono onore alla sofferenza delle vittime. Questo abuso sistematico è durato per decenni: leggendo il Rapporto – sono cinque volumi – le realtà raccontate sono orribili, sono ripugnanti. Il coraggio delle vittime nel raccontare le loro storie, è ammirevole. Io trovo interessante che la Commissione fa appello alle Congregazioni religiose, e anche io faccio mio questo appello, a compiere un processo di discernimento ed identificare i motivi che hanno loro permesso di discostarsi dal loro autentico carisma in una maniera così sconcertante. Spero che intraprenderanno un cammino di rinnovamento e anche di conversione.

 
D. – Lei ha detto che questo non è un Rapporto da archiviare in uno scaffale …

 
R. – Questo non è un Rapporto destinato ad una copertura giornalistica di due giorni, tanto meno un Rapporto destinato all’archivio. Le raccomandazioni indicano, in maniera più generale, la necessità, nei servizi per la protezione dei bambini, di trovare la maniera di far sentire la voce dei bambini, le loro grida, le loro angosce. In questa storia, i bambini hanno sofferto e nessuno ha voluto ascoltarli, né in passato e neanche recentemente. La migliore maniera di pentirsi del passato è di impegnarsi per un futuro veramente diverso. Lo so che la Chiesa cattolica in Irlanda sta intraprendendo questo processo, ma l’impegno dev’essere intensificato e reso molto più urgente.







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