Cina: inasprite le sanzioni per i migranti che hanno più di un figlio
Sono state inasprite le multe per i migranti che violano la legge del figlio-unico.
Finora la sanzione era commisurata al reddito medio nel loro villaggio natale, in
genere povere comunità rurali con redditi molto inferiori a quelli cittadini. Ieri
il Consiglio di Stato ha comunicato che le multe saranno commisurate al reddito effettivo
nella città dove i migranti lavorano, molto più elevato. Dalla fine degli anni ’70
in Cina ogni coppia può avere solo un figlio. Ne sono consentiti due in alcuni casi,
come per i rurali - con una figlia femmina - e le minoranze etniche. Ma i migranti
- riferisce l'agenzia Asianews - non risultano residenti nella città dove lavorano
e abitano tutto l’anno e non usufruiscono di servizi sociali come sanità e scuola
pubblica. Essi perciò approfittano di questo minor controllo per violare la legge
e avere più di un figlio. Secondo i dati ufficiali, ci sono oltre 150 milioni di migranti,
di cui il 70% è in età feconda. La nuova normativa, approvata il 29 aprile e in vigore
dal 1° ottobre, prevede giorni di vacanza retribuita per chi si fa sterilizzare. Ai
migranti sono anche riconosciuti nuovi vantaggi: contraccettivi gratis. Pechino insiste
che questo controllo è essenziale per contenere l’incremento demografico. Di fatto
la legge crea squilibri fisiologici ed ha favorito l’aborto selettivo, poiché le famiglie
preferiscono avere un figlio maschio. Ma cresce il malcontento diffuso e a gennaio
la stessa Commissione nazionale per la pianificazione familiare ha rivelato che dalle
sue indagini risulta che “il 70,7% delle donne cinesi desidera avere due o più figli”.
Nel Paese ci sono circa 90 milioni di bambini figli unici e si prevede che entro pochissimi
decenni un limitato numero di giovani dovrà sostenere un elevato numero di anziani.
(R.P.)