Decine di giovani in Africa e America Latina con il servizio civile salesiano
Operano fra gli orfani di guerra di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo,
fra i ragazzi di strada di Santa Cruz de la Sierra, la città più popolosa della Bolivia,
oppure fra i piccoli nati nella Lixeira, quartiere periferico di Luanda, in Angola.
Sono le giovani e i giovani che decidono di spendere un anno della loro vita come
volontari nel servizio civile all’estero con i salesiani, al fianco dei missionari
di San Giovanni Bosco sparsi nel mondo: nell'anno 2008/2009 sono partiti in cinquantaquattro.
Anche la ricca Europa, attraversata dalla crisi economica globale e dalle disparità
sociali – sottolinea la rivista diocesana RomaSette - è terra di disagio giovanile,
e quindi di missione. A La Coruña, capoluogo della Galizia nel nord-est della Spagna,
tra il 2005 e il 2006 ha lavorato Emanuela, 28 anni, laureata in Discipline del servizio
sociale all'Università di Roma Tre. “Dopo la laurea – racconta Emanuela – volevo impegnarmi
nel volontariato e nel sociale. Navigando su internet ho scoperto la proposta dei
salesiani. Dopo il periodo formazione in Italia, sono arrivata nel ‘Centro Xuvenil
Abeiro’ e ho lavorato come animatrice fra i bambini dell'istituto. Ho vissuto un'esperienza
straordinaria: quell'anno ha cambiato radicalmente la mia visione del lavoro e della
vita, ho capito che cosa vuol dire ‘servire’ il prossimo e quanto sia appagante”.
Emanuela sarà testimonial per un giorno, mercoledì 27 maggio, all'interno di "Gioca
la tua carta, scegli la tua meta", un evento promosso a Roma dalla Federazione Salesiani
per il Sociale, dall'Associazione Cartagiovani e dal Servizio Going Informagiovani
del Comune di Roma. L'incontro è aperto a tutti ma è dedicato soprattutto a chi ha
un età tra i 18 e i 27 anni. L'appuntamento è alle 16 nella sede della Federazione,
presso la basilica del Sacro Cuore di Gesù in Via Marsala 42, zona Stazione Termini.
Durante l'incontro verrà presentata la nuova Cartagiovani, la tessera gratuita finanziata
dalla Regione Lazio che offre agli under 30 agevolazioni economiche e opportunità
culturali in Italia e all’estero, e che sarà rilasciata a tutti i partecipanti interessati.
“Cerchiamo persone disposte ad entrare in mondi culturalmente molto diversi dall'Italia
– dice don Enrico Peretti, responsabile nazionale per il servizio civile salesiano
– e ad aiutare i loro coetanei che vivono situazioni di disagio. Meglio se i candidati
hanno già qualche piccola esperienza nel volontariato. Si troveranno ad operare nelle
periferie delle grandi città, oppure dove c'è un notevole fenomeno di immigrazione,
e affiancheranno sacerdoti e maestri nell'affiancamento scolastico e nelle attività
ricreative”. Don Enrico ricorda infine la presenza dei volontari anche nella Roma
multiculturale, dai tempi dell'obiezione di coscienza alla leva militare: “Fanno di
tutto e di più, come è normale che sia. In genere lavorano anche loro negli ambienti
educativi, come la casa famiglia ‘Borgo Ragazzi Don Bosco’, sulla via Predestina”.
O come l'Istituto Pio XI, nel quartiere Appio Tuscolano, dove opera da ottobre Antonella,
22 anni, studentessa di Scienze umanistiche: “Qui i bambini che hanno situazioni familiari
problematiche possono restare dalle otto fino alle cinque del pomeriggio. Io aiuto
gli alunni della scuola media a fare i compiti, mi occupo della mensa e dell'oratorio.
È faticoso, ma i ragazzi ti trasmettono una grande gioia. E poi preparano il mio futuro
da insegnante”. (A.L.)