2009-05-20 14:54:42

Presentato in Vaticano il volume “Le Logge di Raffaello. L’Antico, la Bibbia, la Bottega, la Fortuna”


Sintesi di decenni di studi e ricerche, il volume “Le Logge di Raffaello. L’Antico, la Bibbia, la Bottega, la Fortuna”, di Nicole Davos, traduce lo splendore di uno dei capolavori dell’arte ornamentale dell’Occidente: le Logge di Raffaello, per l’occasione eccezionalmente riaperte al pubblico. Presentato ieri presso i Musei Vaticani, il libro fa parte della collana Monumenta Vaticana Selecta, edita da Jaca Book e dalla Libreria Editrice Vaticana. Ce ne parla Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

Capolavoro dell’arte decorativa rinascimentale, vertice espressivo del genio artistico di Raffaello Sanzio da Urbino, le antiche Logge custodite nel cuore dei Palazzi Apostolici si offrono allo stupore del mondo per raccontare con la luce la sacralità del legame fra Dio e l’uomo. Punto di riferimento imprescindibile per generazioni di pittori, l’opera monumentale – nell’analisi offerta dalla Davos - deve la sua “Fortuna” ad un rilettura moderna dello stile classico, che fa dei decori e delle pitture della Domus Aurea di Nerone, come dell’essenzialità dei cicli paleocristiani e medievali, il punto di partenza per una narrazione lineare, armoniosa ed equilibrata del Vecchio e Nuovo Testamento. E’ la cosiddetta “Bibbia di Raffaello” che attraverso una visione del mondo serena e illuminata traduce nel linguaggio pittorico l’armonia e la trascendenza di Dio. E’ l’arte che secondo percorsi molteplici si fa interprete del sacro. Il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato della Città del Vaticano:

 
“Anzitutto, dal punto di vista narrativo, esponendo la storia sacra, che è una storia di Dio, ma con gli uomini. Poi, può procedere oltre, può dare il senso dell’armonia, come avviene in Raffaello, della passione, della potenza trascendente di Dio che guida la storia, oppure facendo percepire di più l’intima personalità delle varie figure, così che da esse quasi traspiri il loro senso di fede. In tanti modi l’arte può rappresentare la storia sacra, cioè divina con l’uomo.”

 
Fra questi, le Logge di Raffaello offrono una lettura del tutto originale. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani:

 
“Da una parte la bellezza della pittura antica che veniva scoperta proprio in quegli anni; dall’altra c’è la bellezza, la gloria del vero visibile, della natura: i frutti, i fiori, gli uccelli, le rondini che sfrecciano nel cielo azzurrissimo. Il tutto giustificato e santificato dalla Rivelazione”.

 
Una sintesi di cui l’autrice ha svelato la trama. Ascoltiamo Nicole Davos:

 
“Il maestro reinterpreta pittura, stucchi: gli stucchi del Colosseo, sarcofagi, anche gli oggetti piccoli, come monete o gemme. Dio, per esempio, è ripreso in un sarcofago romano dove c’è Bacco. Quindi, lui riprende dei motivi antichi per illustrare il ciclo cristiano, ma torna anche alle basiliche paleocristiane, ai monumenti medievali, per riproporre una Chiesa primitiva, più semplice, di lettura più facile. Una Bibbia che ha avuto un successo enorme”.

 
Un successo tale che nei secoli a venire, lo stile delle Logge di Raffaello avrebbe influenzato le modalità espressive dell’arte ornamentale. Ancora l’autrice:

 
“Questa Bibbia ha fissato una nuova iconografia; ogni racconto comincia tranquillamente, poi succedono delle cose molto gravi e poi c’è la fine che è sempre felice. Questo dura fino all’Ottocento. A San Pietroburgo c’è una vera copia ma anche a Washington, nel Capitol, c’è una serie di ornamenti presi direttamente dalle Logge".

 
Ma la grandezza delle Logge si deve anche al lavoro di un gruppo di giovani artisti, di cui l’autrice del volume ricostruisce identità e ruolo. E’ la cosiddetta Bottega di Raffaello. Ascoltiamo ancora il direttore dei Musei Vaticani:

“Un libro che finalmente mette in chiaro i nomi e i ruoli dei collaboratori di Raffaello: Giulio Romano, Luca Penni, Giovanni da Udine, spagnoli come Pedro Machuca e come Alonso González de Berruguete, francesi come Guillaume de Marcillat, e poi Perino del Valga e Polidoro Caldara da Caravaggio. Tutto questo incredibile gruppo di ventenni, che lavoravano sotto la regia di Raffaello”.

Antico, Bibbia e Bottega fanno dunque la Fortuna delle Logge di Raffaello, oggi riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.







All the contents on this site are copyrighted ©.