2009-05-20 15:03:35

La vita nuova nella fede al centro della XII edizione del Religion Today Film Festival


Un viaggio per l'incontro delle differenze, condotto attraverso la lente della macchina da presa, con cui si sfideranno artisti di tutto il mondo. È l’obiettivo della XII Edizione del Religion Today Film Festival, il primo evento itinerante dedicato al cinema delle religioni. Tra i collaboratori, esponenti dell’Università Pontificia Salesiana e delle Edizioni Paoline. Alla conferenza stampa tenutasi ieri presso la Sala Marconi della nostra emittente, c’era per noi Alessandra De Gaetano.RealAudioMP3

I rapporti attuali tra le religioni, testimonianze di esperienze, tracce del sacro nella storia sono gli argomenti scelti per i documentari, i cortometraggi e i reportages di questa edizione del Religion Today Film Festival, dedicata al tema “Rinascere dall’alto. Vita nuova nella fede”. Una sfida artistica, quella di portare sullo schermo la complessità della dimensione religiosa, arricchita dalla convivenza tra operatori e registi di diverse fedi e nazionalità. Nella filmografia di culture e religioni diverse, ci sono elementi comuni nel trasmettere il linguaggio dell’amore di Dio? Ascoltiamo Don Franco Level, decano dell’Università Pontificia Salesiana:

 
“Sto vedendo i film in preparazione di questa giornata. L’islam ha un atteggiamento forse più adorante e ha meno pretese catechistiche di noi. Noi sappiamo dov’è Dio, noi sappiamo chi è, noi abbiamo tutte le domande con la risposta. Ho l’impressione che loro non si impegnano in questo modo logico e razionale e sono invece su un atteggiamento di contemplazione. Io credo che dovremmo imparare da loro”.

Diverse, le città che accoglieranno nel mese di ottobre l’evento, che avrà la sua tappa conclusiva nel 2010 a Sant’Angelo a Fasanella, in provincia di Salerno. Tra le novità di questa edizione, una giuria di migranti con rappresentanti di diverse culture e religioni. Tra i premi assegnati “Nello spirito della fede”, Miglior film a soggetto, Miglior documentario e Miglior cortometraggio. Un riconoscimento sarà inoltre conferito dalla Università Pontificia Salesiana. Ma quali sono le sfide di questo evento? Ascoltiamo Davide Zordan, presidente di Religion Today Film Festival:

“Solo proporre tanto cinema di qualità, offrire momenti di approfondimento, di valore artistico e poi la sfida della convivenza, di incontro tra persone, che parlano lingue diverse, che hanno sensibilità diverse, che credono in orizzonti di fede diversi, ma che imparano a conoscersi, a stimarsi e a capire meglio anche se stessi”.

Nell’ambito della kermesse, arricchita da seminari di studio, spettacoli e percorsi didattici per le scuole, un’iniziativa dal titolo “Dialoghi in cammino” è dedicata alla figura di Abramo. Il progetto prevede la formazione di un gruppo di giovani trentini che intraprenderanno un viaggio in Medio Oriente sulle orme di Abramo. L’obiettivo è promuovere una cultura di rispetto e integrazione tra le differenti culture e religioni presenti sul territorio trentino, patria di battesimo del Festival, nato nel 1997. Perché è stato scelto proprio Abramo come figura di riferimento dell’evento, cosa rappresenta? Ascoltiamo ancora Zordan:

“Si tratta di riconoscere nella sua figura il paradigma dell’accoglienza, preoccupandosi non del problema identitario, di capire chi ha di fronte e in che cosa crede, ma preoccupandosi di aprire la sua casa, la sua tenda, di dare accoglienza, di permettere che lo straniero possa stare bene in sua compagnia. Ecco, vorremmo che questo paradigma diventasse un’immagine del nostro cammino”.







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