La Chiesa si apra al mondo: così il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill
Una Chiesa che sia più aperta e più vicina all’uomo accettando alcune trasformazioni
ma nel rispetto della dottrina. E’ quanto auspica il Patriarca di Mosca e di tutte
le Russie, Kirill, in un’intervista concessa al quotidiano russo “Izvestia” - e riportata
dall'agenzia Asca - in occasione dei primi cento giorni dalla sua elezione. “I teologi
e i missionari contemporanei - ha detto il Patriarca - hanno l’obbligo di imparare
ad insegnare le verità eterne in rapporto con la nostra epoca, a manifestare la presenza
di Cristo nel mondo attuale, nella vita di oggi”. Il Patriarca Kirill si sofferma,
in particolare, sul divario fra la pratica religiosa, ferma al 10-12%, ed il numero
dei battezzati ortodossi in Russia, che secondo le stime varia fra il 60 e l'80%.
“Non è sufficiente accogliere l’ortodossia come una tradizione culturale. Bisogna
comprendere e abbracciare i suoi fondamenti spirituali ed etici”. “L’adesione esteriore
– spiega il Patriarca - deve essere seguita da una vita interiore”. “Ci sono certi
aspetti della vita della Chiesa – conclude - che esigono un'attenzione importante
e forse anche delle trasformazioni” restando tuttavia fedeli alla dottrina, perché
"Dio non cambia".. (A.L.)