2009-05-20 15:33:22

Gerusalemme: poveri tre bambini palestinesi su quattro


Tre bambini palestinesi su quattro vivono a Gerusalemme al di sotto della soglia di povertà: è la denuncia contenuta in un rapporto sullo “Stato dei diritti umani a Gerusalemme Est” diffuso dall’Associazione israeliana per i diritti civili (Acri) e ripreso dall’agenzia Misna. Secondo lo studio, i bambini in questione sono figli del 66,8% delle famiglie palestinesi che vivono nella parte orientale della città e che a loro volta vivono con meno di due dollari al giorno. A loro corrispondono il 23% delle famiglie ebraiche nelle stesse condizioni. “La discriminazione tra la percentuale di famiglie povere palestinesi ed ebraiche è dovuta in gran parte al fatto che queste ultime ricevono sussidi, agevolazioni sanitarie e servizi che per i palestinesi sono del tutto inaccessibili” precisa il rapporto, secondo cui questa strategia “mira a spingere i palestinesi a lasciare la città, assicurandole una popolazione in maggioranza ebraica”. La parte orientale della città, aggiunge inoltre lo studio, “ha subìto pesantissime ripercussioni e quasi uno strangolamento economico in conseguenza della costruzione del muro che separa Israele dalla Cisgiordania e che sta lentamente portando al collasso dell’economia palestinese”. Occupata e quindi annessa alla Giordania dopo la guerra del 1948, in seguito alla creazione dello stato di Israele, la parte est di Gerusalemme – che alcuni vorrebbero capitale di un futuro stato palestinese indipendente – fu occupata dall’esercito israeliano durante la guerra del 1967. Nel 1980 il Parlamento approvò la legge fondamentale di Gerusalemme “capitale indivisa di Israele”, dichiarata nulla e priva di validità dalla risoluzione 478 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che invitò gli stati membri a spostare le loro missioni diplomatiche fuori dalla città. Ancora oggi lo status di Gerusalemme costituisce uno dei nodi del processo di pace tra israeliani e palestinesi. (A.L.)







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