Non abbassare la guardia contro la nuova influenza A: il monito dell’OMS
Altri 5 morti e 1001 casi in più - rispetto a ieri - per l’influenza A, che fanno
salire a 79 il numero di decessi, notificati all'Organizzazione mondiale della sanità
(OMS). Sale quindi a 9.830 il numero complessivo di persone ammalate in 40 Paesi,
fra i quali i più colpiti sono gli Stati Uniti con 5.123 casi di cui 5 mortali, seguiti
dal Messico con 3.648, di cui 72 letali e dal Canada con 496 infezioni e un decesso.
L'altro Paese ad aver segnalato una vittima su 9 casi è il Costa Rica. Per quanto
riguarda le previsioni l’OMS invita alla prudenza nell’abbassare i livelli di guardia.
''Abbiamo tutte le ragioni di temere un'interazione” tra il virus della nuova influenza
A con quelli dell'influenza stagionale o dell'influenza aviaria, ha ammonito ieri
il direttore dell’OMS, Margaret Chan Chan, rivolta a ministri e delegati di 193 Paesi,
riuniti a Ginevra per la 62ma Assemblea annuale dell'organizzazione. Per ora, il livello
di rischio di pandemia indicato dall’OMS resta alla fase 5, che precede il livello
massimo di 6 di una pandemia in corso. Per la prima volta, grazie ad un'intesa con
la Cina, anche una delegazione di Taiwan partecipa all'Assemblea dell’OMS, che concluderà
i suoi lavori con anticipo venerdì prossimo, per consentire ai responsabili della
Sanità di tornare in patria e prepararsi ad una eventuale pandemia. (A cura di
Roberta Gisotti)