Gaza: Caritas Gerusalemme finanzia protesi per le vittime della guerra
Caritas Gerusalemme, con l'aiuto dell'Artificial Limbs & Polio Centre – un centro
pionieristico per le protesi – fornirà protesi a quanti sono rimasti vittime dei conflitti
armati. In particolare, coloro che hanno perso uno o più arti. Cento le vittime che
riceveranno inizialmente aiuto. Nella maggior parte dei casi, queste persone dovranno
attendere finché le loro ferite saranno guarite, e solo in seguito potranno ricevere
le protesi. Diverse le testimonianze di chi si trova in lista di attesa per ricevere
l’impianto. Alì, ad esempio, riceverà a breve una nuova protesi. Ha 36 anni e la gamba
destra amputata dal primo giorno della guerra scoppiata a Gaza. In precedenza, gli
era stato già amputato un braccio, perso a causa di un missile nel 2007. L'aspetto
più straordinario della storia di quest'uomo è dato dalla sua tolleranza e dal suo
buonumore, - riferisce l’agenzia Zenit- che fanno sì che voglia vivere e cercare
di condurre una vita normale. E' padre di 8 figli ed è pronto a tornare al lavoro
per sostenere la sua famiglia. “Le mie ferite hanno rallentato il mio corpo, ma non
hanno intaccato il mio spirito – ha raccontato Alì – anche se perdo tutti i miei arti,
continuerò a lavorare e cercherò di vivere al massimo la mia vita”. Hazem Al Shawa,
manager dell'Artificial Limb & Polio Centre, ha assicurato che quello di Ali “è uno
dei casi più rari che abbia mai visto” “Penso – ha continuato il manager - che camminerà
da subito e normalmente con l'arto artificiale”. “Ali è pronto a tornare a lavoro,
anche su una sedia a rotelle. Vuole continuare a sfamare la sua famiglia”, ha aggiunto
Mervat Naber, che guida il Dipartimento Sociale di Caritas Gerusalemme. “E' riuscito
a superare il trauma – conclude Naber - e cerca di condurre una vita normale”. Quando,
nel gennaio scorso, è terminata l'Operazione Piombo Fuso, lanciata da Israele contro
Gaza, migliaia di famiglie erano rimaste senza cibo nè acqua potabile, alloggio o
accesso alle cure sanitarie. Per fare fronte a questa grave crisi, la Caritas Gerusalemme
ha lanciato un appello d'emergenza per raccogliere 1,5 milioni di euro, ricevendone
alla fine 1,4 milioni. Il 48,1% del progetto è già stato avviato per aiutare la popolazione
locale. (A.V.)