Si è svolto il 15 maggio scorso a Leopoli in Ucraina un importante seminario internazionale
ed ecumenico che ha riunito nella Università cattolica di Ucraina rappresentanti delle
Chiese cristiane per riflettere sulla ricerca di una data comune della Pasqua che
i cristiani di Occidente e di Oriente celebrano in date diverse. Il seminario, cui
hanno partecipato rappresentanti del Consiglio ecumenico delle Chiese, del Pontificio
Consiglio per l’unità dei cristiani e della Chieda ortodossa ucraina, si è concluso
con un documento finale diffuso oggi dall’Università e ripreso dal Sir nel quale i
partecipanti ripropongono all’attenzione delle Chiese il “documento di Aleppo” approvato
nel 1997. Nel documento si proponeva di calcolare la data della Pasqua seguendo le
norme del primo Concilio ecumenico di Nicea. Nel comunicato i partecipanti ritengono
che la comune celebrazione della Pasqua rappresenti una “testimonianza cristiana del
Vangelo nel mondo” ma affermano anche di essere “consapevoli che il problema principale
non sta nei calcoli”. Il problema va piuttosto ricercato nella “complessità delle
relazioni e nella mancanza di fiducia tra le diverse denominazioni cristiane a causa
delle lunghe divisioni. E’ questa una delle principali ragioni della difficoltà ad
accettare le diverse proposte di soluzione. E’ pertanto necessario un gran lavoro
di comprensione reciproca e di riconciliazione”. Secondo i partecipanti, il documento
di Aleppo può comunque rappresentare “un passo concreto e reale verso la comune celebrazione
della Pasqua e allo stesso tempo dimostrare al mondo il desiderio dei cristiani di
dare testimonianza alle parole del Vangelo, ‘che tutti siano uno’”. Nel documento
si ricorda inoltre che nel 2010 e nel 2011, le date delle due Pasque coincideranno
nelle tradizioni orientali e occidentali. I partecipanti però invitano le loro chiese
“a fare tutto il loro possibile perché una simile coincidenza non sia più un’eccezione
ma una regola”. Il seminario si è aperto con un messaggio del card. Walter Kasper,
presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani che ha definito il documento
di Aleppo come “una delle proposte più interessanti finora formulate” ed ha manifestato
il suo apprezzamento per il seminario. “Se è difficile trovare una soluzione che sia
accettabile a tutti – scrive Kasper - quello che possiamo fare nel frattempo è preparare
il terreno perché ciò possa essere una giorno realtà”. (A.L.)