Sri Lanka: ucciso il capo storico delle Tigri tamil
Il comandante in capo dell'esercito srilankese ha annunciato la fine delle operazioni
contro le Tigri tamil, assicurando che i ribelli separatisti sono stati completamente
sconfitti e che il controllo dell'isola da parte del governo è totale. Ucciso dai
militari il capo storico delle Tigri, Prabhakaran. Terminato ufficialmente dopo ben
26 anni il conflitto, resta ancora da affrontare la gravissima emergenza umanitaria
scaturita dagli ultimi violenti scontri. Oltre 250 mila persone sono scappate dalle
loro abitazioni nelle zone di combattimento e si trovano nei campi profughi in condizioni
terribili. Stefano Leszczynski ha intervistato Stefano Vecchia, giornalista
esperto dell’area asiatica:
R. – Volendo
fotografare la situazione di oggi, nell’area in cui ancora ci sono dei residui scontri
non dovrebbero più esserci civili. Un’emergenza grave c’è, invece, all’esterno dell’area
di combattimento, per altro molto ristretta, ma comunque nei dintorni dell’area Tamil,
dove ci sono circa 250 mila profughi, in buona parte fuggiti nelle ultime settimane
agli scontri tra governativi e Tamil. La situazione è molto pesante, gli aiuti arrivano
col contagocce e la fame è una realtà concreta da giorni.
D.
– Se una guerra così lunga ha lasciato il segno nella popolazione, il modo in cui
è finita l’ha segnata ancora di più. Come sarà mai possibile avviare un processo di
riconciliazione in questo Paese?
R. – Il processo
di riconciliazione sarà lungo e difficile. Teniamo presente che oltre ai 30 anni di
conflitto ci sono stati 60 anni di tensioni tra le comunità a partire dall’indipendenza.
Un solco di odio e diffidenza che sarà difficile da superare. I Tamil hanno una rappresentanza
in Parlamento, una ventina di rappresentanti su circa 250 parlamentari, e da lì bisognerà
partire, come bisognerà partire dal ruolo della società civile che non ha mai mancato
in tutti questi anni di spingere per il dialogo tra le comunità e perché ai Tamil
venisse riconosciuto un ruolo e un’identità spesso, in qualche modo, ignorata o comunque
sottoposta alle necessità del potere politico da parte dei cingalesi.
D.
– Ovviamente un discorso relativo a un’autonomia della parte Tamil del Paese al momento
è fuori discussione…
R. - Al momento sì, è realmente
difficile da intravedere. Dipenderà anche molto dal ruolo della comunità internazionale
che in queste ultime settimane è stata totalmente esclusa dalla situazione in Sri
Lanka.