In Sri Lanka, i ribelli annunciano la fine dei combattimenti, liberi 50 mila civili
Come abbiamo sentito il Papa ha voluto rivolgere il suo pensiero allo Sri Lanka, alle
migliaia di civili vittime della guerra, chiedendo alle organizzazioni umanitarie
di intervenire per colmare le urgenti necessità alimentari e mediche dei profughi.
Intanto proprio oggi l’esercito cingalese ha riportato una vittoria netta sui guerriglieri
delle Tigri Tamil che hanno dichiarato ufficialmente la sospensione dei combattimenti.
Dalle forze di sicurezza nazionali giunge anche l’annuncio della liberazione, già
iniziata lo scorso venerdì, di 50 mila civili intrappolati nelle zone di conflitto.
Secondo il portavoce del ministero della Difesa sarebbero inoltre 70 i tamil uccisi
nelle ultime 24 ore lungo le zone costiere. Soddisfazione è stata espressa dalle autorità,
mentre il presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, è appositamente rientrato
a Colombo da un viaggio ufficiale in Giordania, per celebrare "una nazione libera
dal terrorismo".
Myanmar Gli Stati Uniti hanno deciso di prolungare
le sanzioni statunitensi contro la ex Birmania. La decisione fa seguito all’arresto
della leader dell’opposizione, premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, accusata
di spionaggio. Intanto oggi le autorità del Myanmar hanno scarcerato il medico personale
della donna, arrestato lo scorso 7 maggio con l’accusa di aver contribuito alla violazione
del regime dei domiciliari cui è sottoposta da anni la leader dell’opposizione birmana.
Roberta Rizzo ha raccolto il commento di Carlo Filippini, dell’associazione
Asia Major:
R. – Il tema
delle sanzioni è molto controverso. In questo caso, le sanzioni economiche – europee
e degli Stati Uniti – hanno un effetto molto limitato perché il regime birmano è appoggiato
dalla Cina e dall’India che comprano a prezzi di favore petrolio e gas naturale che
si estrae in Birmania, appunto in cambio dell’appoggio militare e politico. Bisogna
sottolineare però che le sanzioni un po’ di effetto ce l’hanno: l’Unione Europea,
ad esempio, aveva minacciato di interrompere tutti i rapporti con l’Asean, i 10 Paesi
del Sudest asiatico di cui fa parte anche la Birmania, se la Birmania avesse assunto
la presidenza. Nell’Asean, la presidenza è a rotazione: ogni anno fra i 10 Paesi,
un po’ come in Europa. La Birmania ha dovuto rinunciare alla presidenza. Ecco: questo
è un esempio di qualche effetto di sanzioni economiche e di altro tipo. D.
– L’appello dell’Onu e delle organizzazioni internazionali a favore della liberazione
della leader dell’opposizione birmana verranno ascoltati? R.
– Sostanzialmente, direi assolutamente no. Ripeto: finché questi due grandi giganti
economici – Cina e India – sosterranno il governo militare birmano. Ci sarà probabilmente
una certa maggiore pressione da parte di alcuni degli altri nove Paesi dell’Asean:
la politica dei Paesi Asean, come di molti altri Paesi dell’Asia orientale, è di non
interferenza negli affari interni. Però, questo caso è diventato così imbarazzante
per tutta l’Asean e, sia pure in modo del tutto informale, alcuni Paesi dell’Asean
hanno incominciato a fare pressione sul governo birmano. I risultati non sono particolarmente
rilevanti, anche perché purtroppo alcuni Paesi – vedi la Thailandia o più esattamente,
gli imprenditori thailandesi – guadagnano molto da questa situazione sfruttando i
rifugiati che, appunto, scappano in Thailandia per sfuggire al regime. Pakistan Le
forze di sicurezza pachistane impegnate contro i gruppi talebani piu' radicali nella
Valle dello Swat hanno ordinato l'evacuazione della popolazione civile a partire dalle
12, ora locale. Lo riferisce l'emittente Geo TV. Secondo fonti di sicurezza l'operazione
militare da giorni avviata contro i talebani nella regione di Shangla si estendera'
ora anche alla zona di Matta.
Kuwait Quattro donne sono state elette
al Parlamento del Kuwait per la prima volta nella storia del ricco emirato del Golfo
persico, secondo i primi risultati delle legislative di ieri, da cui ci si aspetta
comunque una riconferma delle forze conservatrici. Fra loro oltre alle due candidate
liberali Asee al-Ahwadhi e Rula Dashti, l'ex ministro della Sanita' Massuma al Mubarak,
la prima donna, nel 2005, a diventare ministro. In Kuwait, Paese musulmano, le donne
hanno diritto di voto solo dal 2005 ma non avevano conquistato alcun seggio nelle
precedenti consultazioni del 2006 e 2008.
Obama "Gli Stati Uniti
saranno in grado di affrontare in modo più efficace le sfide globali del 21esimo secolo
lavorando con la Cina". Così il presidente americano Barak Obama, nell'annuncio ufficiale
della Casa Bianca sulla nomina del governatore repubblicano dello Utah, Huntsman,
ad ambasciatore Usa a Pechino. Secondo Obama la Cina avrà un ruolo cruciale nel
confrontare tutte le principali sfide che attendono l'Asia e il mondo negli anni a
venire.
Iraq Militari americani ed iracheni hanno arrestato tre persone
durante un'operazione diretta contro una cellula di Al Qaeda coinvolta nel traffico
di armi dalla Siria verso l'Iraq. L'operazione e' stata condotta nel villaggio di
Tal al-Hawa, vicino alla citta' settentrionale di Mosul. Ad annunciarlo sono stati
i militari americani, precisando che la cellula presa di mira e' diretta dalla Siria
da Abu Khalaf.
Somalia Escalation di violenza in Somalia. Dopo alcuni
mesi di relativa calma, nuovi scontri a Mogadiscio ma anche in altre città, tra ribelli
e truppe governative, hanno causato nell’ultima settimana un centinaio di vittime,
la maggior parte civili, e costretto almeno 30.000 persone alla fuga. Secondo informazioni
diffuse dall’Onu e dall’Unione Africana, negli scontri, al fianco degli insorti, ci
sarebbero circa 400 combattenti stranieri. Nella città di Beledweyne, controllata
dall’opposizione armata, è stato imposto anche il coprifuoco diurno. Dall’Onu, l’appello
ad una reazione urgente della comunità internazionale, per salvaguardare gli accordi
di Gibuti che hanno portato alla creazione del governo di transizione. (Panoramica
internazionale a cura di Cecilia Seppia) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 137 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.