2009-05-18 15:21:13

I vescovi francesi solidali con i volontari che aiutano i sans-papiers


La Chiesa francese è solidale con i cittadini e le associazioni di volontari che aiutano gli immigrati senza documenti. Oggi in Francia chi accoglie, aiuta o semplicemente accompagna amministrativamente una persona sans-papiers commette un crimine passibile di pene e sanzioni. Una norma che ha fatto diverse vittime: si calcola che siano più di 5mila gli episodi e le denunce di attivisti e comuni cittadini che hanno manifestato la loro solidarietà ai migranti privi di permesso di soggiorno. In una nota, i vescovi francesi chiedono l’apertura di un dibattito pubblico con i rappresentanti eletti in cui siano presi in considerazione “tutti gli aspetti di questo grave problema”. Questi volontari che “operano sul terreno – affermano – sono trattati con sospetto e sottoposti a controlli frequenti, arresti, richiami alla legge. Sono accusati di agire per passione o ingenuità, se non addirittura sospettate di fare il gioco dei trafficanti. Non possiamo accettare – rimarcano i vescovi - che questo clima di sospetto smobiliti coloro per i quali la solidarietà non è una parola vuota. La fratellanza alla quale aspiriamo è un principio della Repubblica, ma anche un principio guida del pensiero sociale della Chiesa”. La nota conclude quindi con una citazione emblematica dal messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale dell' Emigrazione 1997: “La Chiesa sente il dovere di farsi accanto, come il buon samaritano, al clandestino e al rifugiato, icona contemporanea del viandante derubato, percosso ed abbandonato sul ciglio della strada di Gerico”. (L.Z.)







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