La visita al Santo Sepolcro: intervista con padre Manns
Subito dopo l'incontro al Patriarcato greco-ortodosso, la visita al Santo Sepolcro,
momento centrale dell'ultima giornata del Papa in Terra Santa. Il Pontefice si recherà
quindi alla Chiesa patriarcale armena apostolica. La cerimonia di congedo si svolgerà
a Tel Aviv alle 12.30, ora italiana. Mezz'ora dopo la partenza per Roma: l'arrivo
a Ciampino è previsto per le 15.50. Di qui il trasferimento in Vaticano in elicottero.
Ma torniamo all'evento più importante di oggi: la visita al Santo Sepolcro: il Papa
pregherà in silenzio alla Pietra dell'Unzione. Poi, dopo i discorsi, Benedetto XVI
si recherà nella Cappella delle Apparizioni per una breve adorazione del Santissimo;
quindi salirà al Golgota per raccogliersi in preghiera. Del Santo Sepolcro ci parla
padre Frederick Manns, storico della Custodia di Terra Santa. Roberto Piermarini gli
ha chiesto se gli archeologi e gli storici sono davvero sicuri che Gesù sia stato
sepolto proprio in questo luogo: R. - Molti pellegrini
fanno la Via Crucis che finisce al Santo Sepolcro e si può dire che, di tutte le stazioni
della Via Crucis, l’unica assolutamente sicura, al cento per cento, è il Calvario,
il “luogo della sepoltura”. Dico bene, il luogo della sepoltura, perché la tomba fu
distrutta e questo divenne il motivo della prima crociata. Il luogo rimane ed è assolutamente
sicuro. Ormai gli scavi hanno permesso di vedere una grande spaccatura in questa roccia.
Quando Gesù morì, infatti, ci fu il grande terremoto. Anche se adesso si trova all’interno
delle mura, all’epoca di Gesù era fuori delle mura ed era il grande cimitero. I cimiteri
erano sempre fuori ma il terzo muro fu aggiunto soltanto dopo la morte di Cristo. D.
– Padre Manns, qual è il significato teologico del Santo Sepolcro? R.
– Noi sappiamo che gli ebrei avevano una tradizione bellissima legata al Tempio di
Gerusalemme; dicevano che Adamo era stato creato con la polvere dell’altare del Tempio.
Dio sapeva che Adamo sarebbe stato peccatore e che, portando sacrifici sull’altare,
avrebbe avuto il perdono dei suoi peccati. Quando il Tempio è stato distrutto, nel
70 d.C., i primi cristiani – che in gran parte erano giudeo cristiani, ebrei messianici
che credevano in Gesù, lo riconoscevano come Messia di Israele - hanno ripreso questa
tradizione della creazione di Adamo e hanno scavato addirittura una piccola grotticella
sotto il calvario per dire: “Ecco la tomba di Adamo”. Volevano soltanto illustrare
l’idea teologica che Cristo è il nuovo Adamo, e che il sangue di Cristo doveva passare
attraverso la spaccatura della roccia ed arrivare sul cranio di Adamo. Per questo,
l’iconografia rappresenta anche il Calvario con il cranio di Adamo sotto. Cristo che
ricrea tutta l’umanità ed il Vangelo di Giovanni lo dice in modo meraviglioso: “Sotto
la croce di Cristo c’erano quattro pagani, quattro soldati che si sono divisi le vesti
di Gesù e c’erano quattro donne ebree. Quindi, la salvezza portata a Cristo, vale
per i pagani, i romani, e per gli ebrei, per gli uomini e per le donne. La salvezza
è universale, Cristo nuovo Adamo, porta la creazione nuova a tutta l’umanità. D.
– La Basilica è retta dai francescani di Terra Santa, ortodossi ed armeni; ma come
mai, è una famiglia musulmana che ogni mattina ne apre il portone? R.
– Il sultano voleva dare la chiave del Santo Sepolcro al console di Francia ma il
console rispose: “Io non sono il sacrestano”. Allora il sultano si arrabbiò e la diede
ad una famiglia musulmana e fino ad oggi bisogna pagare questa famiglia musulmana.
Sono le meraviglie dell’Oriente! (Montaggio a cura di Maria Brigini)