Sipri: compagnie aeree trasportano aiuti e armi in Africa
Gli stessi aerei che trasportano aiuti umanitari nelle zone di guerra in Africa portano
anche le armi con le quali quei conflitti vengono combattuti. E’ quanto denuncia in
uno studio l’Istituto internazionale di ricerca per la pace (Sipri). Dalla ricerca
emerge che il 90% delle compagnie aeree coinvolte nei traffici di armi ha consegnato
anche aiuti umanitari per conto di agenzie delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea,
della Nato, dell’Unione Africana e di diverse Ong. Tra le compagnie aeree indicate
nello studio, la più nota è la sudanese Badr Airlines: “Le missioni di pace dell’Onu
in Sudan - si legge nel rapporto - hanno continuato a utilizzare gli aerei della Badr
Airlines anche dopo la raccomandazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
di non fare ricorso a questa compagnia perché aveva violato l’embargo sulle armi”.
Leggendo il rapporto – rende noto Avvenire – si scopre non soltanto che queste compagnie
sono legate al traffico di armi: “Alle loro spalle ci sono importanti politici”. La
Hewa Bora Airlines, ad esempio, è stata fondata dall’ex presidente della Repubblica
Democratica del Congo, Laurent Désiré Kabila. Uno dei proprietari della Wimbi Dira
è Joseph Kabila, attuale capo di Stato congolese. Dallo studio emergono anche altri
preoccupanti dati: la società Dyncorp, che fornisce assistenza militare al governo
statunitense, viene indicata nel rapporto per aver utilizzato la Aerolift, accusata
nel 2006 dal Consiglio di sicurezza dell’Onu di complicità in un traffico di armi
a favore della milizia islamica al-Shadaab. Si tratta di un gruppo inserito dal Dipartimento
di Stato americano nella lista delle organizzazioni terroristiche e considerato il
braccio di al Qaeda in Somalia. Nella relazione il Sipri sottolinea infine che gli
aerei usati per le operazioni di pace hanno trasportato anche sostanze stupefacenti.
(A.L.)