Pakistan: le Missionarie della Carità in aiuto dei profughi
Le suore di Madre Teresa di Calcutta in aiuto anche dei profughi di Swat, che continuano
a giungere numerosi nelle città di Islamabad e Rawalpindi, a seguito dei conflitti
in corso tra l’esercito e gruppi talebani. La Chiesa locale ha comunicato all’agenzia
Fides che “le religiose si sono recate in uno degli accampamenti di fortuna, sorti
nell’area della capitale, Islamabad, in uno spazio non urbanizzato al centro della
città”. All’arrivo delle religiose, si è presentata una situazione drammatica. “Vi
sono accampate 39 famiglie che mancano di tutto, in condizioni indicibili. Senza acqua,
né cibo, senza tende o giacigli. Sono stremati dopo la lunga marcia, dormono per terra,
non hanno il minimo necessario per vivere”, hanno così raccontato le suore, che riferiscono
pure di “molti bambini denutriti e malati”. Per i quali le suore della santa albanese
si sono già adoperate “per portare loro cibo e vestiario” e “chiamato alcuni medici
perché possano venire a visitare e curare i malati”. “Occorrono aiuti immediati perché
gli sfollati rischiano di morire di fatica, fame e sete” l’appello delle suore missionarie.
La guerra produce numeri da “emergenza umanitaria”. Duemila le famiglie coinvolte
nell’esodo, suddivise in otto accampamenti di fortuna. Esse stazionano nel territorio
della capitale Islamabad e di Rawalpindi. La Chiesa locale si organizza per contribuire
all’assistenza. (A.V.)