Si è concluso ieri a Kingston, in Giamaica, il 14.mo incontro dell’Anglican Consultative
Council, l’organo più autorevole della Comunione Anglicana e composto da vescovi,
pastori e laici. Durante l’incontro è stato deciso di rimandare l’approvazione dell’Anglican
covenant, il documento che ha lo scopo di essere il mezzo più importante per mantenere
l’unità tra le diverse province anglicane del mondo. I temi al centro del dibattito
sono stati l’ordinazione di pastori omosessuali e l’ordinazione episcopale da aprire
anche alle donne. Il Covenant contiene una sezione che si occupa del metodo da adottare
nel caso in cui vi siano dispute. La Comunione Anglicana - ricorda il Sir - è composta
da 77 milioni di membri ed è divisa in Chiese regionali e nazionali presenti in 164
Paesi in tutto il mondo. Risale al 2003 l’inizio di una “crisi” all'interno della
Comunione: è stata infatti l’ordinazione del primo vescovo dichiaratamente omosessuale,
Gene Robinson, a generare una divisione tra le diverse Province. Divisione che ha
portato lo scorso anno alcuni vescovi a boicottare la “Lambeth Conference”, uno degli
strumenti di unità della Comunione anglicana, e a riunirsi a Gerusalemme in una conferenza
alternativa. (A.L.)