Vescovi Usa: leggi sull’immigrazione rispettino lo straniero
Per commemorare il primo anniversario della operazione anti-immigrati a Postville,
in Iowa, che cade oggi, mons. John Wester, vescovo di Salt Lake City e presidente
del Comitato dei vescovi per i temi migratori, ha diffuso un comunicato in cui viene
ricordato il costo umanitario di tali azioni. Il presule, riferisce l'agenzia Fides,
ha anche rivolto un nuovo appello a favore della riforma delle leggi migratorie nel
Paese. “Da quando si verificò questo evento – ha affermato mons. Wester - altre retate
ancora più grandi si sono registrate, ma il precedente di Postville e la risposta
compassionevole di questa piccola comunità dell'Iowa e delle comunità di fede che
ne derivò, sottolineano il costo umanitario delle retate di immigrati nei centri di
lavoro e la necessità di una riforma delle leggi migratorie nel nostro Paese”. Di
fronte a questa situazione, in unione con tutti i vescovi cattolici della regione,
nel comunicato mons. Wester prende atto che il governo ha il diritto e la responsabilità
di far rispettare le leggi, ma allo stesso tempo si è detto consapevole che “le retate
nei luoghi di lavoro non risolvono la sfida dell'immigrazione clandestina”. Al contrario
“portano alla separazione delle famiglie statunitensi e alla distruzione delle comunità
di immigrati”. Non a caso la retata in Iowa “lasciò come risultato la separazione
familiare, una grande sofferenza, la negazione del diritto ad un processo legale e
la divisione della comunità”. “La nostra risposta, religiosa e sociale, davanti a
tale lesione della dignità data da Dio, è basata sulle Scritture – ha aggiunto il
presidente del comitato dei vescovi per i temi migratori - le quali chiamano i credenti
a dare il benvenuto a chi è appena arrivato in mezzo a noi, a trattare lo straniero
con rispetto e carità, ed a concedere assistenza umanitaria e pastorale alle persone
e alle loro famiglie”. Al contrario, l’azione dello scorso anno a Postville – ricorda
l’agenzia Fides - rappresenta un fatto che turba e che deve portare a prendere coscienza
“della necessità di porre rimedio alle carenti politiche migratorie del Paese”. (A.L.)