2009-05-11 15:15:36

La visita al Memoriale dell'Olocausto: intervista con una storica dello Yad Vashem


Benedetto XVI nel pomeriggio visiterà lo Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto. Nella Sala della Rimembranza incontrerà sei sopravvissuti e terrà il suo discorso. Ma con quale spirito lo Yad Vashem accoglie il Papa? Roberto Piermarini lo ha chiesto a Iael Nidam Orvieto, storica dell'Istituto internazionale per la ricerca del Memoriale dell'Olocausto:RealAudioMP3  
R. – Con uno spirito molto positivo e con uno spirito di benvenuto. Questa visita è estremamente importante per entrambe le parti ed il Papa rappresenta un leader spirituale molto importante nel mondo. Quindi, questa visita ha un’importanza simbolica, spirituale e non solo.
 
D. – Qual è la particolarità di questa visita?
 
R. – Dal punto di vista organizzativo, proprio perché ci rendiamo conto che si tratta di un leader spirituale molto importante, abbiamo scelto dall’inizio una modalità esattamente uguale alla visita di Giovanni Paolo II. E' divisa in due parti: una parte, diciamo, cerimoniale, che vuole dare un tributo e mantenere la memoria delle vittime della Shoah; e una seconda parte durante la quale ci sono dei discorsi – appunto il discorso del Papa – ed anche questa è unica perché la visita di Giovanni Paolo II e la visita del Papa attuale sono e resteranno le uniche occasioni durante le quali, nella Tenda della Rimembranza, si sono fatti dei discorsi.
 
D. – Cosa significa “Yad Vashem” e cosa rappresenta questo Memoriale per il popolo di Israele?
 
R. – Yad Vashem significa “il monumento e la memoria”. Rappresenta il luogo, possiamo dire simbolico – molti lo vedono anche come la tomba simbolica – dei sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti e dai loro collaboratori. Dobbiamo ricordarci che la maggior parte delle vittime non ha una tomba e proprio nel luogo dove avverrà la cerimonia, la Tenda della Rimembranza, sono seppelliti sei calici pieni di ceneri che sono state raccolte nei sei campi di sterminio nel ’45; nel ’46 poi, sono stati portati qui in Israele e sono stati seppelliti in maniera temporanea fino all’apertura della Tenda della Rimembranza. Da quando la tenda della rimembranza è stata costruita, quella è diventata veramente la tomba simbolica dei sei milioni di vittime. Proprio per questo, scegliamo quel luogo come luogo più adatto per questo tipo di cerimonie.







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