I leader religiosi europei incontrano a Bruxelles i vertici dell’Unione
La Commissione europea ha aperto oggi le porte ai leader religiosi del Continente
per un incontro con le più alte cariche dell’Unione. La riunione, ospitata nel Berlaymont
Building di Bruxelles, è stata dedicata al tema “La crisi economica e finanziaria:
contributi etici per la gestione economica europea e globale''. A fare gli onori di
casa, è stato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso insieme
al presidente del Parlamento europeo Hans Gert Pottering e il ministro Cyril Svoboda,
della Repubblica Ceca Mirek Topola'nek, presidente di turno dell'Unione Europea. Nel
convocare l’incontro Barroso aveva sottolineato il ruolo che i capi religiosi “possono
svolgere nella difficile situazione internazionale. ''Mentre la crisi avanza – aveva
osservato - diventa sempre più chiaro che è venuto il momento di riconciliare la gestione
economica con i nostri valori etici fondamentali”. La riunione di Bruxelles è stata
però disertata dalla Conferenza dei rabbini europei. ''Dispiace - ha commentato lo
stesso Barroso al termine dell’incontro - che alcuni leader non abbiano accettato
il nostro invito” perché “questo é il tempo del dialogo e non dell'isolamento'', ha
aggiunto il capo dell’esecutivo UE, ricordando che un rabbino è comunque intervenuto
alla riunione, ''apportando un contributo importante''. I rabbini dei Paesi dell’Ue
non hanno partecipato perché, si legge in un loro comunicato, Barroso e il presidente
del Parlamento europeo, Poettering, ''hanno invitato dei rappresentanti di organizzazioni
affiliate ai Fratelli musulmani, ben noti per le loro nefaste opinioni sugli ebrei
ed Israele''. Da parte sua il presidente del Parlamento europeo, Poettering ha dichiarato
che in Medio Oriente “c'é bisogno di pace ed impegno da parte di tutti coloro che
ricoprono responsabilità per arrivare ad una soluzione basata su due Stati per
due popoli”. (A cura di Roberta Gisotti)