I new media al servizio dell’uomo. A Roma, un convegno di Vicariato, Avvenire e AC
Diffondere e moltiplicare messaggi di pace e solidarietà, promuovere una cultura al
servizio dell’uomo, che ne riconosca la centralità e che si batta per il riconoscimento
della dignità di ciascuno, e favorire la conoscenza fra lontani e diversi, consentendo
l’instaurarsi di legami di amicizia e di mutuo sostegno. E’ solo un assaggio delle
grandi potenzialità offerte dai nuovi media digitali che negli ultimi anni, grazie
allo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, hanno rivoluzionato il mondo delle
comunicazioni, aprendo nuove strade all’incontro fra individui. Ne hanno parlato ieri
a Roma i partecipanti all’incontro promosso dal Vicariato, insieme all’Azione Cattolica,
l’Ucsi Lazio e i responsabili del progetto Portaparola di Avvenire. Sul tema “Dialogo
e amicizia nel continente digitale” il convegno ha posto l’attenzione sul ruolo che
i media digitali hanno nella società contemporanea quali strumenti in grado di “favorire
la comprensione e la solidarietà umana” - come scrive Benedetto XVI nel messaggio
per la 43. ma giornata mondiale per le comunicazioni sociali, il prossimo 24 maggio
- e di promuovere “nuove relazioni nella ricerca sincera e reciproca della verità”.
L’iniziativa – si legge sul quotidiano della Cei – ha visto la partecipazione di Roberto
Cipriani, ordinario di sociologia all’Università Roma Tre, che ha osservato come per
ovviare al rischio di una comunicazione superficiale e sovrabbondante sia “necessario
lasciarsi spazi di riflessione personale, che facciano posto anche alla dimensione
comunitaria”. Fra i relatori anche Xavier Debanne, esperto di comunicazione digitale,
e Piero Damosso, giornalista del tg1. (C.D.L.)