Festa della Mamma: iniziativa per aiutare 4 mila donne in Costa d'Avorio
Aiutare 4 mila donne della Costa d’Avorio. E’ l’obiettivo della campagna “Mamme solidali”
lanciata da Terres de Homes e Mammenellarete.it in occasione dell'odierna Festa della
Mamma. Attraverso piccole azioni nel web, che diventano piccole offerte di alcuni
sponsor, sarà possibile contribuire ai progetti dell’Ong nel Paese africano. Benedetta
Capelli ha parlato dell’iniziativa con Paolo Ferrara, responsabile comunicazione
di Terre des Hommes Italia:
R. – Con
“Mammenellarete” abbiamo deciso di far partire un vero e proprio progetto di adozione
di una comunità di mamme italiane a favore di una comunità di donne della Costa d’Avorio:
per tutto l’anno, a partire dal 10 maggio di quest’anno fino alla prossima Festa della
mamma, la comunità di “Mammenellarete”, che è una delle più grandi comunità di mamme
su Internet in Italia, con delle semplici azioni - come caricare un video oppure commentare
o scrivere dei piccoli articoli per il blog di “Mammenellarete” - potrà contribuire
a sostenere un progetto di prevenzione della mortalità delle donne al parto in Costa
d’Avorio. D. – E’ possibile stabilire quanti siano gli utenti
di “Mammenellarete” e a quante persone è diretta questa campagna? R.
– Gli utenti di “Mammenellarete” sono qualche migliaio. Durante tutto un anno, ogni
singolo utente di “Mammenellarete” potrà fare anche più azioni ed ogni azione avrà
un valore simbolico di circa un euro. Un euro che sarà poi sostenuto ufficialmente
da sponsor che entreranno nell'iniziativa a partire dal prossimo mese. Il nostro obiettivo
è quello di sostenere il progetto: il costo complessivo è di circa 30 mila euro in
un anno per portare assistenza a più di 20 mila donne in Costa d’Avorio. Questo è
il numero delle donne che riescono, grazie a questo progetto, a ricevere una visita
pre-natale prima del parto e quindi a vedere ridotto drasticamente il rischio di mortalità
al parto. In un Paese come la Costa d’Avorio, una donna su 27 in età fertile rischia
di morire di parto. Qui in Italia, una donna su 8 mila – tanto per dare un’idea –
incorre in questo rischio … D. – Maternità sicura in Costa d’Avorio:
da quanto tempo è partita questa iniziativa di Terre des Hommes? R.
– Noi siamo partiti nel 2004 nell’area di Grand Bassam, non molto lontana dalla capitale
Abidjan, dove non c’era nulla: non c’erano presidi ospedalieri, non c’erano ambulatori.
Abbiamo dovuto costruire tutto, formando il personale locale – quindi le ostetriche
ed i ginecologi – e facendo poi formazione nei villaggi. Adesso la parte principale
della nostra attività è quella di andare tra le donne dei villaggi. Grazie a quelle
che noi chiamiamo “antenne” – sono delle donne dei villaggi che riuniscono in una
giornata tutte le donne dei villaggi circostanti e le portano a fare visite prenatali,
vaccinazioni – per i bambini appena nati – ed i controlli post-natali: perché non
abbandoniamo la donna nel momento in cui ha partorito ma la aiutiamo, nei mesi successivi,
a fare in modo che lei, ma anche suo figlio, possano nascere e crescere sani e continuare
a vivere insieme, senza problemi di salute. Grazie a questo progetto, per esempio,
abbiamo anche bloccato in molti casi la trasmissione dell’Aids da madre a feto oppure
siamo intervenuti scoprendo che molte delle donne soggette a visite e a controlli
erano affette da Hiv. C’è finalmente una presa di coscienza delle donne del fatto
che loro sono protagoniste della loro salute e di quella del loro bambino.