2009-05-09 15:34:13

Sri Lanka: le suore accolgono gli sfollati indù


Continuano gli scontri tra esercito e ribelli tamil nello Sri Lanka dove si intensificano anche le opere di soccorso ed assistenza a feriti e sfollati da parte dei religiosi locali. A Vavuniya, nella diocesi di Mannar, si svolge l’Apostolato delle Suore Missionarie della Carità, l’ordine fondato da Madre Teresa di Calcutta: ne dà notizia l’Osservatore Romano. La “Casa dell’Amore” gestita dalle suore della santa di origini albanesi, ha accolto 266 anziani, tra i 75 e gli 85 anni. “La loro principale preoccupazione – racconta suor Jose - è l’incertezza della sorte dei loro cari”, in quanto i congiunti vivono nella zona calda degli scontri tra l’esercito ed i guerriglieri. La maggioranza di quelli che trovano ricovero presso la Casa dell’Amore sono di religione indù. Le suore hanno iniziato la loro opera missionaria a Vavuniya nel 1996. Agli inizi, erano appena cinque, mentre ora sono in dieci, ad assistere i ricoverati, il cui numero è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi, a causa dell’inasprirsi della lotta armata. Un’opera straordinaria quella delle suore della carità, se si pensa che sono numerosissimi gli anziani che muoiono nei campi dei rifugiati a causa della mancanza di assistenza adeguata e la scarsità dei medicinali. Secondo il portavoce del ministro per le emergenze e i diritti umani del governo di Colombo, nello Sri Lanka, occorrono almeno - cinquanta milioni di dollari - per fare fronte all’emergenza degli sfollati. Nei centri di accoglienza, gestiti dal governo, vi sono circa 200mila persone a cui le autorità forniscono soltanto un pacco di cibo e materiale igienico. (A.V.)







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