Il cardinale Bagnasco: serve “una nuova stagione di impegno educativo”
E’ “necessario congedarsi definitivamente da quell’atmosfera diffusa, frutto di una
mentalità e di una cultura che portano a dubitare del valore della persona umana,
del significato stesso della verità e del bene”. E’ quanto ha affermato il cardinale
Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, nella lectio magistralis
che ha tenuto ieri a Genova in occasione del decennale della fondazione dell’Università
Popolare di Don Orione. E’ necessario – ha spiegato il porporato – costruire “una
società nuova e migliore” attraverso “percorsi educativi” e la “testimonianza dei
maestri”. Non bisogna mai cedere al “virus della sfiducia”: l’urgenza di oggi non
è dissimile da quella di sempre, perché dietro la sfida dell’educazione c’è in fondo
la questione della libertà umana”. Ogni generazione – ha sottolineato il cardinale
Angelo Bagnasco – è chiamata a “raccogliere il testimone della propria libertà, risvegliando
il coraggio delle decisioni definitive”. Il nodo centrale dell’educazione – ha affermato
il porporato – è diffondere la coscienza dell’irrinunciabilità della persona umana”.
“L’uomo - ha aggiunto – non è riducibile ad un agglomerato di pulsioni e desideri,
ma è un soggetto ricco e unitario”. Per far vivere la persona “all’altezza della sua
vocazione – ha detto il presidente della Cei le cui parole sono state riprese dal
Sir – è necessario intraprendere quattro vie. La prima è quella della “riscoperta
dell’identità” per contrastare “la crescente insicurezza dei giovani e la loro irrimediabile
fragilità”. La seconda via è “la riscoperta dell’autorità”, qualità per cui una persona
“è degna di essere ascoltata”. Il cardinale ha quindi indicato un’altra fondamentale
riscoperta, quella della “socialità”. Infine il porporato ha esortato alla “ricoperta
della spiritualità” per contrastare “la cultura nichilistica”, che “è una sorta di
grande anestesia degli spiriti”. Nell’orizzonte odierno – ha concluso il cardinale
Angelo Bagnasco – “il fascino della persona di Gesù colpisce e sgomenta”. “Cristo
diventa il risveglio inaudito ad una vita diversa”. (A.L.)