Aiutare i cristiani di Gerusalemme a rimanere in Terra Santa: intervista al parroco
di Gerusalemme
Il muro che divide Israele dai Territori palestinesi e che “spezza” troppe famiglie,
le case a prezzi insostenibili, un lavoro che non sempre garantisce il necessario
per vivere. Sono i problemi quotidiani che pesano sui cristiani di Terra Santa, i
quali sperano che la visita del Papa possa contribuire a risolverli. In questo scenario
di precarietà, non fa eccezione la realtà di Gerusalemme, come spiega padre Ibrahim
Faltas, parroco di San Salvatore, l’unica parrocchia latina della Città Santa,
intervistato dal nostro inviato, Roberto Piermarini:
R. – Noi
lo aspettiamo a braccia aperte, con entusiasmo. La gente è contenta: vuole essere
incoraggiata, in questo periodo, perché ci sono tanti, tanti problemi. C’è il problema
della casa, il problema del rinnovo della carta d’identità, della cittadinanza qui
a Gerusalemme, il problema del Muro, il problema della disoccupazione … ma soprattutto,
poter rimanere qui, a Gerusalemme. Prima dell’erezione del Muro, si sono celebrati
molti matrimoni misti: il marito di Gerusalemme e la moglie di Betlemme o viceversa.
Adesso, purtroppo, non possono stare insieme perché dopo l’erezione del Muro, chi
non è di Gerusalemme deve stare a Betlemme, deve tornare in Cisgiordania. Noi chiediamo
un permesso per questa gente, affinché possa rimanere qui. D.
– Padre Faltas, alla vigilia del viaggio del Papa, quali sono stati i commenti della
stampa araba e di quella israeliana? R. – Tutti si stanno preparando
bene per la visita del Papa, sia la stampa araba, sia quella israeliana. Anche nelle
scuole – sia arabe, sia israeliane – sono state tenute tante, tante lezioni per informare
su chi è il Papa, chi è Benedetto XVI … Ogni giorno, nella stampa araba e in quella
israeliana, appare una notizia sul Papa … D. – La Custodia di
Terra Santa si sta adoperando per frenare l’esodo dei cristiani dalla Terra Santa
… R. – Il 90 per cento dei cristiani di Gerusalemme non sono
proprietari, non hanno terreni, non hanno case e quindi prendono case in affitto.
L’affitto più basso ammonta a mille dollari al mese, per arrivare a duemila, tremila,
anche di più! La Custodia sta facendo progetti di case per far rimanere la gente qui. D.
– La ripresa del pellegrinaggio in Terra Santa è una risorsa per i cristiani … R.
– Certo: la maggior parte dei cristiani di Terra Santa – oltre l’85 per cento – lavora
nel settore del turismo. Se non ci sono pellegrini, la gente non ha casa, non ha terreno,
non ha lavoro e quindi, cosa sta a fare, qui? E’ molto facile scappare … D.
– Padre Faltas, questa visita del Papa può ridare speranza? R.
– Penso che la visita del Papa porterà frutti, perché sicuramente il Papa chiederà
di risolvere tutti i nostri problemi di cristiani. E questa è la nostra speranza e
quella di tutta la gente: è veramente una sfida, vivere a Gerusalemme in questi tempi!