Il Pontificio Istituto Biblico celebra i 100 anni di fondazione
Il Pontificio Istituto Biblico celebra oggi il centesimo anniversario dalla sua fondazione.
Voluto nel 1909 da Papa Pio X con la lettera Vinea electa e affidato fin dal
suo esordio alla Compagnia di Gesù, rappresenta un Centro di alti studi della Sacra
Scrittura a Roma e a Gerusalemme. Per la ricorrenza, oggi si è svolto un solenne Atto
accademico nell’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana, preceduto dalla
Celebrazione eucaristica presso la Chiesa di Sant’Ignazio. A presiedere, il cardinale
Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica e Gran
Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana.C'era per noi Alessandra
De Gaetano. Dal
passato al presente, con uno sguardo al futuro: è il percorso dell’esegesi biblica
che nel corso del suo centenario, organizzerà numerosi eventi e convegni accademici
per riflettere su un secolo di storia e di impegno a favore delle Sacre Scritture
e della Chiesa. Quali saranno le sfide dell’esegesi biblica nell’anno del centenario,
iniziato oggi? Ascoltiamo il cardinale Zenon Grocholewski: "Penso
che le sfide siano quelle che ha indicato Papa Benedetto XVI durante l’ultimo Sinodo
dei Vescovi, dove, riferendosi alla Dei Verbum, ha indicato che è importante una interpretazione
della Bibbia letteraria-storica ma questa non basta; ci vuole una interpretazione
teologica cioè nel contesto della vita della Chiesa, la Parola di Dio si è manifestata
non soltanto nella Bibbia ma nella Tradizione e in tutta la vita della Chiesa Dio
è presente e parla. Perciò, questi tre elementi, sia la Bibbia, sia la Tradizione,
sia il Magistero, costituiscono un'unità, nessuno si può separare dall’altro e penso
che questa sarà una delle riflessioni forse più importanti così da agganciare un’interpretazione
della Bibbia alla vita della Chiesa". Un secolo di storia dell’evoluzione
dell’esegesi biblica è stato raccolto e raccontato tra le pagine di un volume, firmato
da Maurice Gilbert, gesuita belga, professore emerito del Pontificio Istituto Biblico.
Il testo arricchisce il patrimonio culturale e religioso dell’istituzione. Quali sono
state le tappe di sviluppo dell’esegesi biblica? Ascoltiamo lo stesso prof.
Maurice Gilbert: "Le grandi tappe dell'esegesi biblica
cominciano all'inizio del secolo scorso con la grande crisi, cosiddetta modernista.
Il lavoro all'Istituto Biblico era principalmente di tipo filologico, delle grammatiche,
dizionari, edizioni critiche ecc. Il vero lavoro è potuto cominciare molto lentamente
già sotto il pontificato di Pio XI che ci ha dato, praticamente, l'indipendenza e
la libertà accademica e che sosteneva molto anche pubblicamente il lavoro scientifico
dell'Istituto biblico. Pio XII ha dato la sua famosa Enciclica Divino Afflante
Spiritu che incoraggiava gli esegeti a lavorare a livello scientifico pur
continuando ad essere credenti e dunque a fare una teologia propriamente a partire
dal testo biblico".