2009-05-07 15:46:50

Il cardinale Poupard su tradizione e rinnovamento nella Chiesa


La tradizione e il rinnovamento all’interno della Chiesa attraverso l’incontro con un testimone di primo piano della vita della Chiesa post conciliare, il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Questo il tema dell’incontro pubblico svoltosi ieri sera a Lucca, nella cattedrale di San Martino, organizzato dall’arcivescovo della città, Italo Benvenuto Castellani. “La volontà più evidente dei padri che si erano riuniti nel Concilio Vaticano II era di tornare alla sorgente, e che Cristo non si può conoscere senza le Scritture”. Ha esordito così il cardinale Poupard dopo la domanda sul motivo per cui l’80 per cento dei cattolici italiani, secondo una recente ricerca, non ha mai letto integralmente i Vangeli. “Ignorare le Scritture è ignorare Cristo – ha continuato - e allora dovremmo dedurre che così tanti cattolici ignorano Cristo?” Per il porporato non si può giungere ad una conclusione così drastica, perché una delle ragioni può essere vista nel retaggio culturale derivato dall’avversione per il protestantesimo, che metteva la Bibbia sopra il Magistero. Un’altra ragione, specialmente in Italia, è, secondo il cardinale, da ritrovarsi nel sempre maggior distacco dei giovani verso la lettura in genere. “Prendiamo atto di questa situazione per cambiarla - ha dichiarato il porporato – è necessario prendere sul serio la riforma liturgica, ed introdurre le persone a quella lettura che si chiamava lectio divina, che ha nutrito per millenni il popolo di Dio, che, anche se non sapeva leggere, ascoltava”. Tuttavia, ha aggiunto non si può fare a meno di notare, negli ultimi tempi una certa presa di coscienza del problema; infatti, dappertutto, si stanno moltiplicando i circoli biblici. E alla domanda su quale sia il rapporto della Chiesa con i mezzi di comunicazione, il cardinale Poupard ha spiegato che nella realtà di fede ciò che è importante è la dimensione interiore, mentre, al contrario, ciò che conta, ad esempio nella televisione, è ciò che è più spettacolare. (A cura di Virginia Volpe) RealAudioMP3







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