2009-05-06 15:06:45

Migliaia di persone in fuga dallo Swat, teatro di scontri tra esercito pakistano e talebani


Più di 40 mila persone sono già fuggite da Mingora, capoluogo del distretto dello Swat, nel nord ovest del Pakistan, teatro da giorni di violenti scontri tra esercito e talebani. Intanto, le forze di sicurezza di Islamabad hanno annunciato di aver ucciso almeno 30 militanti talebani in un’altra valle nel distretto di Buner.

Due esplosioni a Baghdad: almeno 11 i morti
Dieci morti e 35 feriti per un’esplosione in un mercato di Baghdad nel quartiere di Dora, zona a maggioranza sunnita un tempo controllata da Al Qaeda. E dopo qualche ora, un’altra autobomba lungo il viale al-Nidal ha ucciso un passante. Dopo mesi di relativa calma, da diverse settimane la violenza in Iraq, e in particolare a Baghdad, ha subito una notevole impennata. Il mese scorso, almeno 300 persone sono morte in attentati in gran parte suicidi, che non sono stati rivendicati, ma che sembrano avere tutte le caratteristiche del modo di operare di al Qaeda.

La giornalista in carcere a Teheran sospende lo sciopero della fame
La giornalista irano-americana, Roxana Saberi, in carcere a Teheran e condannata a otto anni di reclusione per spionaggio, ha interrotto lo sciopero della fame dopo due settimane. Lo ha detto alla Reuters il padre della giornalista, Reza Saberi, precisando che la figlia ha ricominciato a nutrirsi lunedì sera. Roxana, che non assumeva cibo dallo scorso 21 aprile, è in attesa del processo d'appello, previsto per l'11 o il 12 maggio.

Madeleine Albright in Libano per le elezioni
Si trova da ieri a Beirut, l’ex segretario di Stato americano, Madeleine Albright, giunta nel Libano a capo di una missione di osservatori internazionali col compito di monitorare le elezioni parlamentari del 7 giugno prossimo. La Albright, dopo avere diretto per l’ex presidente degli Stati Uniti il Consiglio per le Relazioni internazionali, guida oggi il "National democratic institute" (Ndi), organizzazione non governativa che sostiene il rafforzamento delle istituzioni democratiche nel mondo. L'organizzazione è affiancata nei monitoraggi dal “Carter Center” e da osservatori della Comunità Europea.

Somalia
Una nave tedesca battente bandiera di Antigua e Barbuda è stata sequestrata poco prima dell'alba nel Golfo di Aden. La nave si chiama Victoria, è lunga 127 metri, stazza 7.767 tonnellate ed ha un equipaggio di 10 persone. È stata attaccata poco dopo le cinque locali di stamattina (le quattro in Italia) da una scialuppa con a bordo otto pirati. La Victoria starebbe ora procedendo verso Eyl, costa del Puntland, regione semiautonoma della Somalia del nord est.

In Georgia al via le esercitazioni Nato
Cominciano oggi, all'indomani di un tentato ammutinamento militare, le esercitazioni Nato in Georgia, dove sono già arrivati i primi 212 militari degli oltre mille previsti. La cerimonia ufficiale di apertura, secondo la stessa fonte, è prevista per l'11 maggio. Intanto, le autorità georgiane hanno fermato 10 militari e 13 civili proprio per il tentato ammutinamento in una base militare georgiana, denunciato ieri da Tbilisi, che ha accusato Mosca di averlo ispirato per favorire un golpe. Altri 50 militari sono stati interrogati, mentre tre ex ufficiali del Ministero della difesa sono ricercati: chi fornirà notizie utili, sarà ricompensato con 30 mila dollari.

Sri Lanka, segretario Onu Ban ki-moon chiede: “Pausa umanitaria”
La sospensione dei conflitti in atto in Sri Lanka permetterebbe al personale dell'Onu di entrare nella zona del conflitto e di rendersi conto in modo corretto della situazione”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si rivolge così al presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, che ha invitato il massimo rappresentante delle Nazioni Unite a recarsi in visita presso la regione nordovest del Paese, dove è in corso uno scontro fra i militari cingalesi e la guerriglia Tamil (Ltte) e dove si teme una catastrofe umanitaria per la presenza di quasi 200 mila profughi. Dal gennaio scorso, sarebbero almeno 200 mila i civili che hanno abbandonato la "zona di sicurezza" nel nordest del Paese, dove i guerriglieri hanno organizzato l’estrema resistenza. Le loro condizioni sono difficili, ma la preoccupazione più alta è per la sorte di circa 50 mila civili che ancora si trovano nella "zona di sicurezza''.

Lampedusa, un nuovo "caso Pinar”
Due barconi, con a bordo, 140 immigrati, sono sospesi nelle acque a largo dell’isola di Lampedusa. Secondo le operazioni di ricerca e soccorso (Sar), si tratta di acque maltesi. Dai natanti è partita questa mattina la richiesta di aiuto, che ancora una volta trova posizioni discordi in materia di aiuti. Il ricordo va subito alla nave “Pinar”, che rimase sospesa in mare per alcuni giorni, mentre le autorità maltesi ed italiane discutevano su chi dovesse intervenire. “La chiamata di soccorso è stata fatta direttamente dagli immigrati alle autorità italiane”, spiega un portavoce del Ministero dell'interno di Malta. Dall’Italia, la Capitaneria di porto conferma di avere ricevuto le richieste di aiuto e di averle, però, smistate a Malta, in quanto responsabile dei controlli nella zona di mare dove sono stati segnalati i due barconi. La Guardia costiera informa che le autorità de La Valletta stanno operando, mentre da Malta si precisa che i barconi stanno facendo rotta verso Lampedusa. Si profila così una nuova polemica diplomatica tra i due Paesi. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 126
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