Il cardinale Caffarra: Europa e liberalismo hanno bisogno del cristianesimo per non
perire
Nel corso della presentazione del libro del prof. Marcella Pera “Perchè dobbiamo dirci
cristiani” (Mondadori), il cardinale Carlo Caffarra ha spiegato che per impedire il
crollo morale e civile dell’Europa bisogna ritrovare la fede in Cristo, e solo così
anche la tradizione liberale sarà salvata. Lo riferisce Zenit. Nella presentazione
svoltasi ieri a Bologna, presso l’Istituto Veritatis Splendor, il porporato ha precisato
che il libro di Pera risponde alla domanda su “come impedire che crolli la ‘casa’
– l’ethos direbbero i greci – che l’Occidente ha costruito come dimora degna dell’uomo?”.
“La dimora di cui sto parlando è il liberalismo, inteso e come dottrina antropologica
e come dottrina etica e come dottrina politica”, ha precisato l’arcivescovo di Bologna.
Seguendo il percorso del libro di Pera il porporato ha affermato che “la vera causa
per cui la dimora che l’uomo europeo ha costruito per vivere una buona vita sta crollando,
è che da essa è stato espulso il cristianesimo”. Nel suo libro il prof. Pera sostiene
che “l’espulsione del cristianesimo non è nella logica interna del liberalismo, ma
una sua deviazione”. Il prof. Pera afferma che esiste un legame “storico e concettuale
fra liberalismo e cristianesimo”, e aver reciso questo legame ha portato il liberalismo
dentro una crisi senza uscite, per questo motivo “ricostruire questo legame è ciò
che oggi è richiesto se l’Europa non vuole dilapidare la sua identità propria”. In
questo contesto l’arcivescovo di Bologna ha spiegato che non basta dirci “cristiani
per cultura” precisando che “la vera identità di Gesù di Nazareth può essere riconosciuta
solo mediante la fede, e la sua presenza nella storia avviene mediante la fede dei
suoi discepoli”. Anche se è ugualmente vero – ha aggiunto – che “la fede in Gesù genera
uno stile ed una forma stabile di vita, un modo proprio di vivere l’esperienza umana
nelle sue fondamentali dimensioni, un modo proprio di collocarsi nella realtà. In
una parola: la fede nel rigoroso significato teologico genera una cultura”. In particolare
il cardinale Caffarra ha spiegato che “è stata la Rivelazione cristiana a condurre
l’uomo alla consapevolezza della sua dignità della persona”. “Dignità di persona –
ha sottolineato – che implica un giudizio di valore circa la persona stessa: non esiste
realtà che valga più che una persona”. Ed ha poi aggiunto: “Che importa all’uomo guadagnare
il mondo intero, se poi perde se stesso?”. L’arcivescovo di Bologna ha infine concluso
invitando i presenti a leggere il libro di Pera perchè “di questo cristianesimo ha
bisogno il liberalismo; ha bisogno l’Europa; ha bisogno l’etica pubblica della società
occidentale, se non vogliono perire”.