2009-05-05 15:33:58

Prima Giornata nazionale in Italia contro la pedofilia


Si è svolta oggi la prima Giornata contro la pedofilia, con iniziative in tutta Italia. Al fine di spezzare il silenzio sul fenomeno, purtroppo in crescita, a giudicare dalle denunce e segnalazioni pervenute negli ultimi tempi alle Forze dell’ordine ed alla Polizia postale. In questa prima edizione, chiamata ''Parla con noi'', Telefono Azzurro ha proposto di introdurre i reati di adescamento di minori e di pedofilia culturale nell'ordinamento italiano, di creare un albo di professionisti per raccogliere le testimonianze dei bambini, di utilizzare le intercettazioni per il turismo sessuale, di ridurre i tempi dei processi per pedofilia, di avviare un'attività di prevenzione e di formazione. Queste proposte per contrastare i reati sui minori sono state avanzate oggi a Roma dall’Onlus a difesa dei minori. Telefono Azzurro pubblica annualmente un Rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in collaborazione con Eurispes. Un allarme è stato lanciato anche da Domenico Vulpiani, direttore del Servizio della Polizia Postale, nel corso della manifestazione organizzata a Roma, in occasione della Giornata. “Attenzione - ha detto - a scaricare musica o video da Internet, talvolta dietro siti come e-mule si nascondono pedofili”. Il diregente della Polizia Postale ha quindi invitato la platea di studenti a segnalare i “cattivi incontri in rete” ed a non avere paura delle conseguenze. ''Meglio pagare qualche euro di multa per aver scaricato illegalmente piuttosto che essere accusati di aver condiviso file pedopornografici'', ha aggiunto Vulpiani, mettendo in guardia anche dai messaggi di sconosciuti sui propri telefoni mobili, accompagnati da richieste di incontri oppure offerte di regali. ''Segnalateceli'', si è raccomandato. Proprio ieri, è stata data notizia di un sito web, oscurato e posto sotto sequestro perché ritenuto “socialmente pericoloso”, da parte della Polizia postale di Catania, che ha agito su indicazione dell’Associazione “Meter” di don Fortunato di Noto. "Ormai siamo lungo una china molto pericolosa", ha commentato il sacerdote, invitando "tutti a vigilare e a tenere alta la guardia: la pedofilia non è qualcosa di lontano da noi, è solo violenza cieca su piccoli che non si possono difendere". Il fenomeno in Italia è fortemente in aumento, soprattutto su Internet. Resta però in gran parte sommerso. Ciò che emerge è una sottostima: dal 2001 al 2008, sono state arrestate 201 persone; oltre 4 mila le denunce, 3.949 le perquisizioni, 273.334 i siti monitorati. Negli ultimi sette anni sono stati chiusi 177 siti e 10.907 sono stati segnalati ad organismi stranieri, 60 le operazioni di rilievo internazionale. Più di un ragazzo su 10 - secondo la Polizia postale - dichiara di avere avuto contatti ritenuti pericolosi sul web e più della metà dei minori italiani tramite la Rete ha accesso al mondo della pornografia. Telefono Arcobaleno - altra associazione di contrasto alla pedofilia on line - afferma che sono quasi 4 mila i siti pedopornografici segnalati ogni mese. Recenti stime europee riferiscono inoltre che tra il 10 e il 20% della popolazione adulta, ha subito abusi e violenze sessuali nell'infanzia. (A.V.)







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