L’episcopato nicaraguense chiede al governo chiarimenti su un documento contro la
Chiesa
L’arcivescovo di Managua, Leopoldo Brenes, presidente della Conferenza episcopale
nicaraguense, in un incontro ieri con la stampa ha chiesto alle autorità di governo
di “chiarire fino in fondo e il più presto possibile” l’origine e i moventi del pamphlet
contro la Chiesa, e in particolare contro i vescovi e i sacerdoti, diffuso nei giorni
scorsi dall’Ufficio stampa dell’esecutivo, diretto dalla signora Rosario Murillo,
moglie del presidente Ortega. Si tratta di un testo che porta la firma del consulente
del presidente per gli Affari sociali, Orlando Núñez, che basandosi su una presunta
intervista al missionario spagnolo padre Gregorio Raya lancia accuse gravi di corruzione
contro i pastori e contro la loro integrità morale ed ecclesiale. Ovviamente, a giudizio
di mons. Brenes, lo scopo del pamphlet è quello di “scalfire l’immagine della Chiesa
tra i settori più poveri” e, al tempo stesso “intimidirla” in quello che “essa ritiene
il suo dovere di fedeltà profetica”. Per l’arcivescovo Brenes e anche per mons. Sócrates
René Sandino, vescovo di Juigalpa, vicepresidente dell’episcopato presente all’incontro
con la stampa, questo documento “è frutto di menti con molta immaginazione, capaci
di pensare a cose senza fondamento, lontane dalla verità e dalla realtà”. Pensando
alle persone che hanno architettato quest’operazione che si è sviluppata in diverse
fasi lungo un arco di due settimane fino a finire su Internet, i presuli hanno precisato
che la “Chiesa è disposta a perdonare i responsabili, ma esige anzitutto un chiarimento”,
soprattutto perché si tratta di una vicenda in cui “appaiono coinvolte persone con
cariche istituzionali”. Intanto, come già era accaduto giorni fa, padre Raya continua
a negare qualsiasi coinvolgimento e lo ha fatto recentemente ancora una volta con
il suo vescovo mons. Sócrates René Sandino, il quale ha concluso la conferenza stampa
ribadendo: “Noi non vogliamo fare delle congetture su questo documento. Attendiamo
una versione ufficiale da parte delle autorità del governo poiché, a nostro giudizio,
nella vicenda è coinvolto l’esecutivo”. (A cura di Luis Badilla)