Rapporto Onu: nelle Filippine il maggior numero di nuovi profughi
Nel 2008 le Filippine hanno registrato il più alto numero di “nuovi profughi”. Lo
afferma un recente rapporto delle Nazioni Unite sui rifugiati, secondo il quale la
guerra fra esercito e ribelli del Fronte islamico Moro a Mindanao, isola a sud del
Paese, ha spinto circa 600 mila persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Gli
scontri dello scorso anno fra militari e ribelli islamici hanno fatto registrare una
progressiva escalation a causa della mancata firma del Memorandum of Agreement (Moa),
un documento all’interno del quale venivano stabiliti i territori della futura regione
autonoma musulmana del Mindanao (Armm). L’ondata di violenze ha causato 600 mila nuovi
rifugiati. Tra i fattori che hanno determinato un aumento negli sfollati vi sono anche
le operazioni contro la guerriglia comunista e la lotta contro le milizie fondamentaliste
islamiche di Abu Sayyaf a Basilan e Sulu. Nemmeno i bambini sono stati risparmiati
dalla guerra: abbandono scolastico giovanile, commercio di vite umane, reclutamento
nei gruppi armati, malnutrizione e problemi di salute determinati dalla mancanze di
assistenza sanitaria nei campi profughi sono i problemi più gravi da risolvere. Gli
esperti delle Nazioni Unite – ricorda Asianews - ammettono gli “sforzi sinceri” compiuti
dal governo per affrontare la crisi, ma sottolineano anche che “resta ancora molto
da fare” nel futuro. Negli ultimi mesi del 2008 il numero degli sfollati a Mindanao
è sceso a circa 300 mila unità. Il rapporto 2008 elaborato dal Centro di monitoraggio
per gli sfollati interni (Idmc), su iniziativa del Centro norvegese per i rifugiati,
evidenzia infine che ancora oggi vi sono 26 milioni di profughi a causa di guerre,
violenze, fame e in cerca di una nuova sistemazione all’interno del proprio Paese.
Il Sudan resta il Paese con il maggior numero di rifugiati (4,9 milioni), seguito
da Colombia (4,3 milioni) e Iraq (2,8 milioni). (A.L.)