2009-05-03 14:26:44

Con la Messa presieduta al Santuario di Jasna Góra, il cardinale Bertone ha concluso il suo viaggio in Polonia


Al Regina Caeli, il Papa ha assicurato la sua vicinanza spirituale ai vescovi e ai pellegrini radunati oggi nel santuario polacco di Jasna Góra, consacrato a Maria Santissima "Regina della Polonia", di cui oggi la Chiesa celebra la memoria, ed ha pregato affinchè la “Madre di Cristo protegga la Chiesa in Polonia”, insegni e aiuti a seguire Cristo “e implori per tutta la nazione il dono della pace e di ogni bene”. E a Jasna Góra - al termine del suo viaggio in Polonia iniziato lo scorso 30 aprile - il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha presieduto oggi la celebrazione della Messa che coincide anche con la conclusione dei festeggiamenti giubilari per il VII Centenario dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Monaci Paolini e della consegna della Regola di Sant’Agostino. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

Maria, Madre di Dio e della Chiesa, Vergine del soccorso che mai abbandona i suoi figli, dispensatrice di aiuto, protezione e conforto, sentiero luminoso verso Cristo. Nel giorno in cui la Chiesa universale celebra la memoria di Maria Santissima, Regina della Polonia, da Jasna Góra, ideale “pulpito” della nazione polacca, si riverbera al mondo l’immagine della Madonna, Madre protettrice di tutte le genti, rifugio nella sofferenza e nella prova, modello di devozione e della fede che mai vacilla, guida all’incontro con Gesù. Nell’omelia presso il Santuario dedicato alla Vergine Santissima, dove in passato l’allora Cardinale Karol Wojtyła celebrò la Santa Messa in occasione di questa solennità, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha rammentato il valore universale della “dottrina mariana tipica di Jasna Góra” e la centralità del culto di Maria nella storia del popolo polacco:

“Questo Santuario è diventato un riferimento reale per la vita nazionale. E quante volte è risuonata in questo luogo la preghiera che abbiamo pronunciato all’inizio della Messa: “O Dio, Tu hai dato al popolo polacco nella Santissima Vergine Maria un meraviglioso aiuto e difesa, concedi propizio, per l’intercessione della nostra Madre e Regina, che la religione goda la libertà e la nostra patria si sviluppi nella pace”.

Citando la scena evangelica del Calvario, quando ai piedi della croce Gesù affida a Maria il discepolo Giovanni e per mezzo di esso la consacra Madre dell’umanità, il porporato ha ricordato come Maria - che ha sorretto e guidato il popolo “nei momenti di combattimento e nella prova” - sia oggi “simbolo della libertà nazionale e dei sentimenti religiosi dei polacchi”, e insieme faro luminoso per tutte le genti. Soffermandosi sul significato profondo del santuario di Jasna Góra, e citando Papa Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris Mater, il porporato ha detto che proprio “la forza attrattiva e irradiante dei grandi santuari” veicola la mondo la presenza di Maria:

“Fra i luoghi di questa geografia della fede, Giovanni Paolo II non poteva non ricordare il Santuario di Jasna Góra, che va considerato non solamente come luogo privilegiato dei sentimenti religiosi nazionali, ma prima di tutto come evento di fede, ove Cristo è presente nelle mani di Maria, in modo tangibile e concreto”.

Un luogo dal quale giunge forte l’invito a seguire Maria nella sua piena adesione alla volontà di Dio. “Il santuario di Jasna Góra può essere definito la Nazaret polacca - ha detto il cardinale Bertone - ove i pellegrini imparano a rispondere sempre “sì” a Dio e a vivere da autentici suoi figli. Jasna Góra è come Betlemme, dove Maria presenta Gesù a tutti” ed “è, in modo singolare, la Cana polacca (…) dove Maria indica Gesù continuamente e a Lui rimanda tutti i pellegrini. (…) Questo santuario - ha aggiunto - è anche il “Calvario polacco”, dove sotto la croce di Cristo e sotto la croce storica dei polacchi è presente sempre Maria, Madre dalla salda fede, che mai ha abbandonato i suoi figli. Infine - ha concluso il segretario di Stato - Jasna Góra è il Cenacolo polacco, ove la Chiesa pellegrina prega insieme con Maria, invocando l’effusione dello Spirito Santo, che non cessa di rinnovare il volto della terra e della storia”. Il cardinale Bertone ha quindi ricordato come la storia del Santuario di Jasna Gora sia strettamente legata a quella dei Padri Paolini che qui svolgono il loro servizio, e che quest’anno celebrano il 700.mo anniversario del riconoscimento pontificio del loro Ordine. A loro ha rivolto l’invito a “vedere il mondo con gli occhi di Dio”:

“Cari Padri paolini (…) cercate costantemente solo Dio e sforzatevi di andare incontro ai bisogni dell’uomo di oggi. Come San Paolo Primo Eremita, vostro Padre, scegliete la strada del silenzio e della preghiera, che permette di ritrovare il proprio cuore in Dio; cuore dove arde eterno il fuoco dell’amore”.

Un saluto finale il segretario di Stato ha rivolto a tutti i fedeli, che ha invitato ad accogliere il messaggio di Maria nella vita quotidiana e a farsi suoi discepoli docili e obbedienti.







All the contents on this site are copyrighted ©.