2009-05-02 15:53:15

Virus H1N1. Primo caso in Italia, un uomo giunto dal Messico: già guarito


Nuova influenza: si espande il contagio del morbo che nel frattempo ha raggiunto l’Asia; al momento solo l’Africa sarebbe stata risparmiata dal virus A-H1N1. Ma un incoraggiamento giunge dagli Stati Uniti. Ce ne parla Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

La Nuova influenza “non sembra avere l’aggressività letale” che fece della febbre spagnola nel 1918 la peggiore pandemia influenzale che si ricordi: di fronte alla minaccia di una nuova epidemia globale, dati incoraggianti vengono dal centro di Atlanta per il Controllo delle Epidemie, che invita a non cedere al panico nonostante il virus abbia ormai contagiato persone in tutti i continenti, esclusa l'Africa. Le ultime stime diffuse dall’Organizzazione mondiale della sanità parlano di 615 casi accertati in 15 Paesi, di cui 16 mortali. Un bilancio in continua crescita alimentato nelle ultime ore dai dati provenienti dall’Asia: 2 i casi accertati, uno ad Hong Kong, nella Repubblica Popolare Cinese, dove le autorità assicurano che “non ci sono indizi di una diffusione di massa dell’influenza”, e l’altro in Corea del Sud, mentre altri due sono i casi sospetti in India, dove un giovane indiano e un cittadino britannico sono ricoverati a New Delhi perchè presentano i sintomi del virus. Ancora secondo l’Oms, in Europa le persone contagiate sarebbero oltre 30 e ieri in Italia 7 casi sospetti hanno dato esito negativo, mentre sarà presto dimesso l’uomo ricoverato a Massa Carrara per aver contratto una forma lieve della malattia. E’ il primo caso accertato nel Paese: l’uomo era giunto in Italia nei giorni scorsi da Città del Messico. Proprio il Messico resta il Paese più colpito: l'ultimo bilancio diffuso dal ministero della Sanità registra 16 morti e 397 casi accertati, con un tasso di mortalità pari all’1,2 per cento, ed individua nelle donne i soggetti più colpiti. Nel Paese La Commissione Episcopale di Pastorale Sociale in un comunicato ha ricordato che “è urgente rafforzare le misure di prevenzione e protezione di tutta la popolazione, per una responsabilità personale e collettiva”, mentre il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo di Guadalajara, ha invitato tutti i parrocchiani, sacerdoti e laici, alla calma e alla collaborazione, ed ha esortato alla speranza perché – ha detto - “le nostre vite sono nelle mani di Dio”. Da parte loro, le Diocesi del Paese si attivano per collaborare con le Autorità e frenare la diffusione della malattia. Un vaccino – riferisce l’Oms - potrebbe essere disponibile già entro i prossimi 4 mesi.







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