Virus H1N1. Primo caso in Italia, un uomo giunto dal Messico: già guarito
Nuova influenza: si espande il contagio del morbo che nel frattempo ha raggiunto l’Asia;
al momento solo l’Africa sarebbe stata risparmiata dal virus A-H1N1. Ma un incoraggiamento
giunge dagli Stati Uniti. Ce ne parla Claudia Di Lorenzi:
La
Nuova influenza “non sembra avere l’aggressività letale” che fece della febbre spagnola
nel 1918 la peggiore pandemia influenzale che si ricordi: di fronte alla minaccia
di una nuova epidemia globale, dati incoraggianti vengono dal centro di Atlanta per
il Controllo delle Epidemie, che invita a non cedere al panico nonostante il virus
abbia ormai contagiato persone in tutti i continenti, esclusa l'Africa. Le ultime
stime diffuse dall’Organizzazione mondiale della sanità parlano di 615 casi accertati
in 15 Paesi, di cui 16 mortali. Un bilancio in continua crescita alimentato nelle
ultime ore dai dati provenienti dall’Asia: 2 i casi accertati, uno ad Hong Kong, nella
Repubblica Popolare Cinese, dove le autorità assicurano che “non ci sono indizi di
una diffusione di massa dell’influenza”, e l’altro in Corea del Sud, mentre altri
due sono i casi sospetti in India, dove un giovane indiano e un cittadino britannico
sono ricoverati a New Delhi perchè presentano i sintomi del virus. Ancora secondo
l’Oms, in Europa le persone contagiate sarebbero oltre 30 e ieri in Italia 7 casi
sospetti hanno dato esito negativo, mentre sarà presto dimesso l’uomo ricoverato a
Massa Carrara per aver contratto una forma lieve della malattia. E’ il primo caso
accertato nel Paese: l’uomo era giunto in Italia nei giorni scorsi da Città del Messico.
Proprio il Messico resta il Paese più colpito: l'ultimo bilancio diffuso dal ministero
della Sanità registra 16 morti e 397 casi accertati, con un tasso di mortalità pari
all’1,2 per cento, ed individua nelle donne i soggetti più colpiti. Nel Paese La Commissione
Episcopale di Pastorale Sociale in un comunicato ha ricordato che “è urgente rafforzare
le misure di prevenzione e protezione di tutta la popolazione, per una responsabilità
personale e collettiva”, mentre il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo di
Guadalajara, ha invitato tutti i parrocchiani, sacerdoti e laici, alla calma e alla
collaborazione, ed ha esortato alla speranza perché – ha detto - “le nostre vite sono
nelle mani di Dio”. Da parte loro, le Diocesi del Paese si attivano per collaborare
con le Autorità e frenare la diffusione della malattia. Un vaccino – riferisce l’Oms
- potrebbe essere disponibile già entro i prossimi 4 mesi.