2009-05-02 13:51:11

Benedetto XVI alla Papal Foundation: pregate per il mio viaggio in Terra Santa e siate solidali con chi soffre per la crisi economica mondiale


Una nuova invocazione di pace per la Terra Santa e un nuovo appello alla solidarietà con coloro che sono meno attrezzati a fronteggiare le conseguenze della crisi economica mondiale. Entrambi sono stati levati da Benedetto XVI durante la tradizionale udienza concessa questa mattina ai membri della “Papal Foundation”, un’associazione di solidarietà statunitense che da 20 anni sostiene la carità del Papa. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

“Grazie a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo”. Usa le parole di San Paolo a Romani, Benedetto XVI, per accogliere in Sala Clementina i circa 150 rappresentanti della Papal Foundation. Ma lo sguardo del Papa si posa subito su un luogo del pianeta che tra poco lo vedrà pastore e pellegrino e che, pur custodendo da due millenni la memoria del Vangelo, non conosce tregua da sessant’anni. “Nel giro di pochi giorni - ha detto il Pontefice ai suoi ospiti - avrò il privilegio di visitare la Terra Santa. Vado come un pellegrino di pace” nella “terra della nascita, della morte e della risurrezione di nostro Signore, un luogo sacro per il mondo delle tre grandi religioni monoteiste”, eppure colpito “dalla violenza e l'ingiustizia”:
 
“This a led to a general atmosphere of mistrust…
Ciò ha portato ad un generale clima di sfiducia, incertezza e timore - spesso mettendo vicino contro vicino, fratello contro fratello. Mentre mi preparo a questo importante viaggio, vi chiedo in modo speciale di unirvi a me nella preghiera per tutti i popoli della Terra Santa e della regione. Possano ricevere i doni della riconciliazione, di speranza e di pace”.
 
Dalle speranze per la Terra Santa e dalle sue ferite ancora aperte, Benedetto XVI è passato ad esaminare un’altra questione per la quale più volte, in questi mesi, ha spesso preoccupate considerazioni. Nel mondo che, aveva osservato, affronta le “tragedie della guerra, della divisione, della povertà e della disperazione”, si aggiunge oggi un ulteriore elemento di difficoltà: la crisi economica:

 
“At moments such as these it is tempting…
In momenti come questi si è tentati di trascurare quelli senza voce e pensare solo alle nostre difficoltà (...) Invece di pensare a noi stessi, dobbiamo continuare a essere fari di speranza, di forza e di sostegno per gli altri, soprattutto per coloro che non hanno nessuno che possa guardarli o assisterli”.

 
Il Papa ha concluso sottolineando la bontà del lavoro svolto dalla Papal Fondation, che nel 1988 venne creata dall’allora cardinale arcivescovo di Filadelfia, John Krol, per diffondere nel mondo la fede e la carità del Papa, offrendo aiuti alle diocesi in difficoltà economiche, agli ospedali, finanziando la formazione dei sacerdoti e le strutture di assistenza ai bambini e agli anziani, o le popolazioni colpite da guerre o da carestie. Un variegato campo d’azione per il quale - ha comunicato al Papa l’attuale cardinale arcivescovo di Filadelfia, Anthony Bevilacqua - la Papal Foundation ha investito nell’ultimo anno circa 660 mila dollari. “Voi - ha concluso Benedetto XVI - siete esempi di buoni cristiani, uomini e donne che continuano ad affrontare le sfide che hanno davanti con coraggio e fiducia”. Per il “vostro sacrificio e la vostra dedizione vi sono molto grato”.







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