Appello di Amnesty al governo sudcoreano per la difesa dei diritti dei lavoratori
migranti
In occasione del primo maggio, Giornata internazionale dei lavoratori, Amnesty International
ha lanciato un appello al governo della Corea del Sud chiedendo protezione per i diritti
dei lavoratori migranti. Amnesty International chiede in particolare al governo di
Seul di ratificare e attuare le principali Convenzioni dell’Organizzazione internazionale
del lavoro in materia di libertà di associazione, contrattazione collettiva e divieto
di lavori forzati. Il progetto messo a punto l’anno scorso dal governo, che prevede
l’espulsione di circa la metà di tutti i lavoratori migranti irregolari entro il 2012,
ha dato inizio a severi controlli da parte delle autorità e ha seminato il panico
nelle comunità dei migranti. Il 12 novembre scorso, agenti dell’immigrazione e di
polizia hanno fatto irruzione nelle fabbriche di Maseok (provincia di Gyeonggi), arrestando
110 lavoratori migranti irregolari. Tra la fine del 2007 e la metà del 2008 - ricorda
Amnesty in un comunicato - le autorità hanno arrestato ed espulso i dirigenti del
sindacato dei migranti di Seul-Gyeonggi-Incheon. Amnesty International chiede in particolare
al primo ministro, Han Seung-soo, e al ministro della Giustizia, Kim Kyoung-han, di
porre fine ai provvedimenti repressivi contro i lavoratori migranti irregolari e di
garantire che i diritti dei lavoratori migranti siano pienamente protetti attraverso
la ratifica e l’attuazione nelle leggi. (A.L.)