2009-04-30 15:32:01

Quinto anniversario della pubblicazione dell’Istruzione Erga migrantes caritas Christi


“La carità di Cristo verso i migranti ci stimola ad affrontare i loro problemi che riguardano ormai il mondo intero. Infatti, tutti i Paesi, per un verso o per l’altro, si confrontano oggi con l’irrompere del fenomeno delle migrazioni nella vita sociale, economica, politica e religiosa, un fenomeno che sempre più va assumendo una configurazione permanente e strutturale”. Con queste parole si apre l’Istruzione Erga migrantes caritas Christi (La carità di Cristo verso il migrante), approvata dal Papa Giovanni Paolo II il primo maggio 2004, Festa di San Giuseppe lavoratore, e pubblicata dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti il 3 maggio seguente. Il documento intendeva “aggiornare la pastorale migratoria (…) passati ormai trentacinque anni dalla pubblicazione del Motu proprio di Papa Paolo VI Pastoralis migratorum cura e dalla relativa Istruzione della Sacra Congregazione per i Vescovi De pastorali migratorum cura”. Dopo cinque anni dalla sua promulgazione, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha ritenuto opportuno rievocarla anche con la convocazione di un Congresso mondiale per la pastorale dei Migranti e dei Rifugiati, incentrato sul tema “Una risposta pastorale al fenomeno migratorio nell’era della globalizzzazione”. All’incontro, in programma da 9 al 12 novembre prossimi, è prevista la partecipazione di rappresentati delle Commissioni episcopali per la pastorale dei migranti e rifugiati di vari Paesi. Durante il Congresso saranno discusse questioni legate al fenomeno migratorio, quali la globalizzazione, l’urbanizzazione, la cooperazione tra la Chiesa di origine e quella di arrivo dei migranti e dei rifugiati. Saranno anche affrontati temi del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale. Punto culminante del Congresso sarà l’udienza con Benedetto XVI che, in occasione dell’ultima Plenaria del dicastero pontificio, il 15 maggio dello scorso anno, aveva sottolineato: “A nessuno sfugge (…) che la mobilità umana rappresenta, nell’attuale mondo globalizzato, una frontiera importante per la nuova evangelizzazione. Vi incoraggio perciò a proseguire nel vostro impegno pastorale con rinnovato zelo, mentre, da parte mia, vi assicuro la mia vicinanza spirituale”. (A cura di Amedeo Lomonaco)







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