Movimento Lavoratori di Azione Cattolica chiede sicurezza, formazione e opportunità
nel settore del lavoro
I numeri riferiti agli incidenti sul lavoro in Italia restano drammatici, ma il bilancio
“è in continua diminuzione” e nel 2008 si ferma a 1140 vittime. Questo dato riferito
dall’Inail è “moderatamente incoraggiante”, ha dichiarato al Sir Cristiano Nervegna,
segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. “Non bisogna abbassare
la guardia, l’attenzione verso la sicurezza sul lavoro deve rimanere alta. Questo
primo Maggio è l’occasione per ribadire, con i fatti e non solo a parole, che al centro
del lavoro deve esserci la persona umana”. “C’è la necessità di rigenerare speranza
nel futuro, però, anche attraverso una stabilizzazione delle diverse tipologie di
rapporti di lavoro e a partire dalle fasce meno scolarizzate della popolazione, gli
over 40 e le realtà socio-economiche del Sud del Paese”. Una formazione di qualità,
secondo il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, è la leva strategica per non
ricadere negli errori del passato, soprattutto in questo momento di crisi. Cristiano
Nervegna - ricorda il Sir - ha anche messo in evidenza come le reti sociali, costituite
dalle diocesi, dalle parrocchie e dai movimenti, siano parte integrante di quella
“welfare comunity” essenziale per il Paese. “Le reti sociali, cui l’associazionismo
ecclesiale offre un contributo determinante, si stanno dimostrando generatori di opportunità;
sono il collante - ha concluso Nervegna - che tengono unita la società in questo difficile
momento”. (A.L.)