La preparazione dei sacerdoti al centro dell’assemblea dell’episcopato brasiliano.
Intervista con il cardinale Majella Agnelo
Si chiude domani ad Itaici/Indaiatuba, nello Stato di San Paolo, la 47.ma Assemblea
generale della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb). I presuli del Paese sudamericano
si sono soffermati in particolare sulla sfida della formazione dei presbiteri. Per
un primo bilancio dell’assise, il nostro inviato ad Itaici, Silvonei Protz,
ha intervistato il cardinale Geraldo Majella Agnelo, arcivescovo di São Salvador
da Bahia:
R. - Il nostro
sforzo è rivolto ad una sempre migliore preparazione dei nostri presbiteri per la
causa del Vangelo, affinché siano veri discepoli di Cristo, veri evangelizzatori.
Poi, il Santo Padre ci ha offerto l’Anno Paolino che ha fatto sì che San Paolo fosse
veramente un esempio per gli evangelizzatori. Io credo sempre - come anche la Chiesa
- che tutti noi abbiamo bisogno di esempi che ci aiutino. Ogni sacerdote, sicuramente,
è stato chiamato da Dio alla vocazione sacerdotale, ma ciò è sicuramente passato attraverso
l’esempio di un sacerdote nella sua vita, che lo ha attratto ed ispirato a seguire
la vocazione.
D. - Oggi, qual è il messaggio che
la Chiesa in Brasile - una Chiesa molto viva, con molte realtà diverse - vuole dare
anche alle altre Chiese, in considerazione anche del Sinodo dei vescovi per l’Africa
indetto per quest’anno?
R. - Noi abbiamo fiducia
nella Chiesa, nei nostri presbiteri. Abbiamo fiducia che l’unione tra noi vescovi
ci aiuterà sempre ad affrontare le situazioni che possono cambiare nella vita. Credo
che prendiamo coscienza sempre più di questi cambiamenti e della necessità di operare
sempre con attenzione. (Montaggio a cura di Maria Brigini)