Iraq: mons. Sako condanna l’uccisione di tre cristiani nella zona di Kirkuk
L’arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako, ha condannato fermamente l’omicidio di
tre cristiani - due donne caldee e un siro-ortodosso - assassinati a colpi d’arma
da fuoco tre giorni fa in Iraq. Parlando con l’organizzazione “Aiuto alla Chiesa che
soffre” (Acs) al termine dei funerali celebrati nella cattedrale di Kirkuk, il presule
- riferisce l'agenzia Apic - ha ricordato “le lacrime e la tristezza” dei fedeli,
addolorati per l’assassinio di persone “innocenti ed amate”. “Siamo tutti molto tristi”,
ha detto mons. Sako. “Speriamo solo che il sangue di questi martiri ci porti, un giorno,
pace e stabilità”. Ricordando, inoltre, che finora non c’è stato alcun arresto per
questi crimini, l’arcivescovo di Kirkuk ha sottolineato che il movente all’origine
di essi potrebbe essere “il costringere i cristiani ad andarsene dall’Iraq”. Ma il
presule ha ribadito: “Non lasceremo il Paese. Abbiamo una missione e resteremo qui.
Dobbiamo testimoniare i nostri valori cristiani. Anche se tenteranno di ucciderci,
noi resteremo”. Dal canto suo, il direttore di Acs nel Regno Unito, Neville Kyrke-Smith
ha affermato che “i cristiani in Irak stanno patendo un lungo Venerdì Santo tutti
i giorni, e tuttavia conoscono poco la speranza della Risurrezione”. (I.P.)