2009-04-30 15:41:15

Dottorato "Honoris causa" dell'Università di Salamanca a padre Lombardi: discernere il male per mettere la comunicazione al servizio del bene


E’ stata dedicata ai “nuovi problemi di comunicazione visti da Roma” la Lectio Magistralis tenuta da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nonché direttore generale della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano, che ieri ha ricevuto il Dottorato Honoris Causa, conferitogli dalla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università di Salamanca, in Spagna. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

 
“Fare sì che la stampa, la radio, la televisione siano strumenti e vie di benedizione” e soprattutto lavorare tutti di più perché si possa anche dire: “benedetta Rete!”. Questo l’auspicio lanciato alla fine da padre Lombardi, dopo avere illustrato i veloci e complessi cambiamenti della comunicazione sociale negli ultimi decenni, partendo proprio dalla serie di vicende che, nell’ultimo anno, hanno visto “la Chiesa cattolica, e in particolare il Papa e il Vaticano, al centro di dibattiti di notevole rilevanza nei media di diversi Paesi”. Vicende di cui sono stato testimone - ha detto padre Lombardi - impegnato a “cercare le vie per stabilire un confronto e un dialogo più organico e costruttivo fra la comunicazione della Santa sede e il mondo odierno”. Ha citato tra i casi più controversi, il discorso del Papa a Ratisbona, la remissione della scomunica ai vescovi tradizionalisti e al vescovo Williamson, negazionista dell’Olocausto e il dibattito sui preservativi nella lotta contro l’AIDS nei Paesi africani”. Ma “del resto - si è chiesto - quale istituzione o grande personalità odierna che si trovi continuamente nell’occhio dei media non è frequentemente oggetto di critiche?”. “Perché dovremmo pensare che il Papa o la Chiesa, in un mondo secolarizzato come il nostro, debbano fare eccezione?”

 
Dunque, inevitabile quando si affrontino temi sensibili procedere in modo dialettico, senza evitare il dibattito, ma sempre cercando “senza scoraggiarsi” di arrivare “a qualche risultato positivo per una comprensione migliore della posizione della Chiesa.” Così come padre Lombardi ritiene si sia realizzato anche nei casi citati, oltre il clamore e le ondate critiche sensazionalistiche suscitate, ricordando che tutto il Magistero della Chiesa sulle comunicazioni sociali è caratterizzato da un “tono positivo”, pure ben sapendo che le potenzialità dei media aumentano i rischi di farne cattivo uso. Così, “cercando la strada buona per la Chiesa”, si cercano “strade che possano essere interessanti e utili per tutti”. Qui si è soffermato padre Lombardi sugli scenari della Rete, citando in particolare il canale vaticano aperto su You Tube, in quattro lingue, con videonews quotidiane, che ha aperto un cammino da percorrere “con fiducia, ma anche con prudenza e consapevolezza”. Essenziale però - ha concluso padre Lombardi - è mettere “la comunicazione nella sua giusta prospettiva di servizio disinteressato al bene dell’umanità”.







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