Al cardinale Bertone il Dottorato "honoris causa" dell'Università cattolica di Lublino:
servono i valori cristiani in un'epoca di pessimismo
E' iniziato questa mattina, con un appuntamento di prestigio, il viaggio in Polonia
del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, in programma fino a domenica
prossima. Il porporato è stato insignito del Dottorato honoris causa in Diritto
civile, canonico e amministrativo dall’Università Cattolica “Giovanni Paolo II” di
Lublino. In precedenza, il cardinale Bertone aveva presieduto la Messa, mettendo in
risalto all’omelia il ruolo dell’Università cattolica nel radicamento dell’umanesimo
cristiano, in un’epoca come quella attuale pervasa, ha detto, pervasa dal pessimismo
di chi ha smarrito il rapporto con Dio. Il servizio di Alessandro De Carolis:
La società
moderna spesso “svende” i suoi valori: la vita messa a rischio, istituzioni come la
famiglia prive di tutela. La Chiesa moderna lotta per difenderli e in questa quotidiana
battaglia la prima linea è certamente occupata dalle Università cattoliche, luoghi
adatti per “imparare il realismo e la fiducia di Dio”. Sono concetti che il cardinale
Bertone ha affidato alla comunità accademica di Lublino, prima tappa del suo viaggio
in Polonia. Nel luogo dove in modo forte si percepisce la presenza di Giovanni Paolo
II, il segretario di Stato ha ricordato l’epoca “dell’ipocrisia comunista” e, sul
versante opposto, la “fermezza intellettuale” e la “libertà spirituale” che l’Università
cattolica incarnò per la Polonia, dominata dal giogo ateo del socialismo reale.
Nel
21.mo secolo, ha rilevato il cardinale Bertone, “si abusa spesso dell’uso della parola,
sia nelle dichiarazioni dei partiti politici tra loro in opposizione, sia negli slogan
pubblicitari che seguono le regole del mercato e del consumismo. In tale situazione
acquistano grande importanza la contemplazione della Parola di Dio e la riflessione,
che conduce alla scoperta della verità”. Aspetti, ha detto il porporato, che in duemila
anni di storia la Chiesa ha sempre testimoniato, come dimostrano, fra l'altro, le
antiche radici cristiane dell’Europa:
“Chiesa non
si rinchiude in se stessa, non tiene per sé la gioia del Vangelo, ma partecipa attivamente
al dramma della sofferenza umana, per trasformare con la forza di Cristo l’esperienza
della sofferenza - di ogni sofferenza - in avvenimento ricco di senso e di speranza
ritrovata”. Oggi, ha affermato ancora
il cardinale Bertone, “nelle condizioni mutate del mondo odierno globalizzato, in
cui si verificano dei profondi cambiamenti culturali” - e in cui serve riscoprire
la solidarietà tra Dio e l’uomo “per superare il pessimismo di questo tempo - la “responsabilità”
di ribadire i capisaldi dell’umanesimo cristiano “ricade - ha detto - sulla vostra
generazione”:
“Vi auguro cordialmente, che anche
nei nostri giorni, l’Università Cattolica, che richiama alla memoria il nome di Giovanni
Paolo II, mostri tutti quei valori in cui viene espressa la sostanza dell’umanesimo
cristiano. Anche se oggi la società è tentata di “svendere” i valori, e la persona
viene talora ridotta a un oggetto, la Chiesa non si sottrae alla sfida di ribadire
sempre la dignità intangibile di ogni persona umana, creata ad immagine di Dio”.