2009-04-28 16:29:59

Sri Lanka: pressioni dell'Ue sul governo di Colombo per una tregua umanitaria


A rischio i rapporti diplomatici tra la Svezia e lo Sri Lanka. Il governo di Colombo ha negato il visto al ministro degli Esteri di Stoccolma, Carl Bildt, che domani doveva recarsi nel Paese asiatico per una missione volta a favorire una tregua umanitaria. Per l’Unione Europea il gesto del governo cingalese è un “grave errore”. Resta intanto critica la situazione per gli oltre 50 mila civili, intrappolati nel nord del Paese, teatro dei combattimenti tra Tigri Tamil ed esercito. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

“Senza alcuna spiegazione”. così, il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt ha spiegato il mancato permesso di Colombo per farlo entrare in Sri Lanka. Immediata la reazione di Stoccolma che ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore nel Paese asiatico. Nessun problema invece per il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, e il suo omologo francese, Bernard Kouchner, componenti di una missione europea che ha lo scopo di fare pressioni sull’esecutivo per una tregua umanitaria. Quanto accaduto oggi segue la denuncia del responsabile per le questioni umanitarie dell'Onu, John Holmes, che non ha ottenuto il permesso del governo cingalese per inviare nelle zone di guerra un’equipe umanitaria. Intanto, la situazione nel nord del Paese resta grave anche se tacciono le armi pesanti. Almeno 50 mila civili sono ancora intrappolati nell’area, teatro di accesi scontri nelle scorse settimane tra le truppe regolari e le Tigri Tamil. Vengono poi definite “disumane” le condizioni degli oltre 200 mila profughi accampati in tendopoli di fortuna. Per affrontare l’emergenza umanitaria, oggi l’Unicef ha inviato 50 tonnellate di aiuti mediante un ponte aereo. L’agenzia delle Nazioni Unite parla di “una vera e propria catastrofe” soprattutto per i bambini che soffrono di “una disperata mancanza di cibo, acqua e forniture mediche di base”.

Pakistan
Sono 30 mila le persone sfollate nel nordovest del Pakistan in seguito alla vasta offensiva dell’esercito contro i talebani. Almeno 50 insorti hanno perso la vita nei raid aerei sul distretto di Lower Dir, vicino alla valle dello Swat. Solo ieri i talebani avevano annunciato la sospensione dei negoziati con il governo di Islamabad proprio per il controllo della zona tribale. Sempre ieri, i servizi segreti pachistani avevano detto di ritenere morto il leader di Al-Qaeda Osama bin Laden anche se non sono in possesso prove concrete.

Iraq
Il capo di Al Qaeda in Iraq, Abou Omar al-Bagdadi, è nelle mani della giustizia. Lo ha reso noto un comunicato dell'ufficio del primo ministro iracheno, Nouri al-Maliki.

Afghanistan
Tre soldati francesi sono rimasti feriti nell’attacco missilistico, condotto dai talebani, sulla base multinazionale di Camp Warehouse a Kabul, in Afghanistan.

Somalia-pirateria
Sventato attacco ad una nave cisterna russa. L’equipaggio ha respinto alcuni pirati somali, armati di lanciagranate e mitra, a largo di Singapore. Ieri la marina spagnola ha catturato 9 predoni a nord delle coste delle Seycelles. Sarebbero gli autori del tentato assalto di sabato notte alla nave da crociera italiana “Msc Melody”. Sempre ieri le forze di sicurezza yemenite hanno liberato una petroliera, ostaggio per 24 ore di pirati somali. Nell’attacco tre sono rimasti uccisi e altri 11 catturati.

Somalia-Msf
Dopo più di una settimana dal loro rapimento nella regione somala di Bakol, due operatori sanitari – un medico belga e un infermiere danese – appartenenti all’organizzazione di "Medici senza Frontiere" sono stati liberati. A renderlo noto un leader del gruppo al Shabaab, responsabile del sequestro.

Usa-auto
Nuovo piano di ristrutturazione per il colosso automobilistico americano General Motors. Il gigante di Detroit taglierà 21 mila posti di lavoro entro il 2010. Intanto sembra sempre più vicina l’intesa tra Fiat e Chrysler in vista della scadenza di giovedì, termine entro il quale si dovrà chiudere l’accordo. La bozza – riferiscono organi di stampa – prevederebbe una quota del 35% del capitale alla Casa torinese mentre i sindacati avrebbero il 55%, il restante 10% ai creditori in possesso di garanzie e al governo.

Usa-Cuba
Segnali di avvicinamento tra Stati Uniti e Cuba. Ieri a Washington le parti si sono incontrate per discutere di vari argomenti come l'immigrazione e il traffico di droga. Pochi giorni fa l’amministrazione Obama aveva annunciato una serie di misure distensive anche se restano chiare le richieste Usa: la liberazione di tutti i prigionieri politici dalle carceri cubane e il rispetto dei diritti umani.
 
Bolivia–Paraguay
Firmato ieri, nel corso di una cerimonia a Buenos Aires, l’accordo sui confini tra Bolivia e Paraguay. Un contenzioso che negli anni ‘30 aveva provocato oltre 100 mila morti. Grazie alla mediazione del capo di Stato argentino Cristina Kirchner, il presidente del Paraguay Fernando Lugo e quello della Bolivia Evo Morales hanno siglato l’intesa stilata da una commissione mista, nata per definire la frontiera tra i due Paesi sudamericani. La vicenda ruotava intorno al possesso di Chaco Boreal, un territorio desertico, considerato strategico per le risorse che poteva contenere, in particolare giacimenti petroliferi.

Venezuela-Perù
Clima teso tra Venezuela e Perù dopo la concessione da parte di Lima dell’asilo politico a Manuel Rosales, leader del fronte anti Chavez. L’ex sindaco di Maracaibo è fuggito dal Venezuela per sottrarsi ad un processo che considera “persecutorio”. In risposta Caracas ha deciso di ritirare il suo ambasciatore dal Perù.

Terrorismo-attentati Londra
Tre uomini sono stati assolti dall’accusa di avere aiutato i terroristi, che il 7 luglio del 2005 a Londra, causarono la strage sulla metropolitana e sui bus della città. Cadono così le accuse di favoreggiamento per due degli imputati che insieme ai kamikaze avevano effettuato sopralluoghi nella capitale britannica allo scopo di individuare possibili luoghi per gli attacchi. I tre conoscevano infatti gli attentatori, ma avevano negato di averli aiutati in qualsiasi modo a compiere gli attentati. Due di loro, al momento dell’arresto nel 2007, erano in procinto di recarsi in Pakistan, in un campo di addestramento per terroristi.

Italia-maltempo
Sono notevoli i disagi causati dal maltempo soprattutto nel nord Italia. Seimila persone sono state evacuate nella zona di Alessandria per la piena del fiume Tanaro. La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha decretato lo stato d’emergenza. Difficile la situazione anche a Torino dove il Po ha raggiunto la portata di 1.500 metri cubi al secondo. Si cerca un uomo disperso dopo il crollo di una palazzina a Broni, in provincia di Pavia, probabilmente travolto dall'onda di acqua e fango. Notevoli difficoltà anche per la circolazione stradale in particolare a Roma e Milano per l’allagamento delle principale arterie. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Anna Villani)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 118

 

 
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